Cosa si dice su “Going Clear”, il nuovo documentario su Scientology

È basato sul libro di un giornalista del New Yorker e contiene diverse testimonianze di ex membri del controverso culto religioso: in Italia uscirà il 25 giugno

This photo provided by courtesy of the Sundance Institute shows a scene from the documentary film, "Going Clear: Scientology and the Prison of Belief." The movie, directed by Alex Gibney, priemiered at the 2015 Sundance Film Festival, in Park City, Utah. (AP Photo/Sundance Institute, Sam Painter)
This photo provided by courtesy of the Sundance Institute shows a scene from the documentary film, "Going Clear: Scientology and the Prison of Belief." The movie, directed by Alex Gibney, priemiered at the 2015 Sundance Film Festival, in Park City, Utah. (AP Photo/Sundance Institute, Sam Painter)

È andato a partire dal 29 marzo sul canale americano HBO Going Clear: Scientology and the Prison of Belief, un documentario del regista americano Alex Gibney su Scientology, culto religioso fondato nel 1954 dallo scrittore di fantascienza Lafayette Ronald Hubbard e spesso accusato di essere una setta. Il film uscirà nei cinema italiani il 25 giugno ed è ispirato al libro del 2013 Going Clear: Scientology, Hollywood, and the Prison of Belief, dello scrittore e giornalista del New Yorker Lawrence Wright.

Going Clear racconta la storia della nascita di Scientology e cosa è diventata di recente, e contiene diverse interviste a ex importanti membri del culto (fra cui l’ex capo dell’ufficio stampa). Il documentario è molto critico sulla pretesa di Scientology di essere riconosciuta come religione, sui metodi utilizzati per difendersi dai suoi critici e sugli abusi fisici e psicologici compiuti al proprio interno da parte degli stessi membri. Scientology da tempo sta cercando di rispondere alle critiche contenute in Going Clear e ha dedicato al film un’intera pagina del sito del proprio magazine Freedom. Il film è stato comunque apprezzato dai criticiGoing Clear è il 23esimo documentario diretto da Gibney, che ha 61 anni e nel 2007 ha vinto il premio Oscar per il miglior documentario con Taxi to the Dark Side.

Cosa c’è dentro (senza spoiler)
Going Clear si concentra in particolare su Ron Hubbard, sui riti di Scientology e sulle persone famose che ne fanno parte. Ron Hubbard viene descritto come un mediocre scrittore di fantascienza che decise di fondare una setta fondamentalmente per fare soldi. Hubbard, che ancora oggi è oggetto di un notevole culto della personalità da parte dei fedeli di Scientology, è morto nel 1986 da latitante: fra le altre cose fu condannato a quattro anni in Francia nel 1978 per truffa. Negli stessi anni la nave su cui Hubbard passò alcuni anni della propria vita fu dichiarata non gradita in diversi paesi del mondo.

In Going Clear vengono anche raccontati i riti e il lessico a cui vengono introdotti i fedeli, piuttosto bizzarri e a tratti inquietanti: in particolare, secondo Gibney, i concetti alla base della dottrina di Scientology sono semplicemente una raccolta sconclusionata di nozioni di psicologia. Il concetto fondamentale è che ciascun essere umano vive sotto l’effetto di alcuni esseri alieni invisibili – chiamati thetan – che si attaccano al corpo e causano per anni tristezza, pessimismo e traumi di vario tipo. Il rito centrale della dottrina di Scientology è l’auditing, una sorta di seduta di autocoscienza in cui un membro importante del culto ne interroga un altro di grado più basso con l’obiettivo di fargli ricordare traumi passati e di rimuoverli raccontandoli ad alta voce. In questo modo, secondo Scientology, ci si libera man mano anche della presenza dei thetan. Raggiunta la totale eliminazione dei thetan la persona si è “purificata” e a quel punto è pronta per conoscere la teoria della nascita del genere umano, che prevede l’azione decisiva di Xenu, il malvagio Governatore Supremo della Confederazione Galattica.

Il guaio è che secondo Gibney le originali credenze di Scientology hanno portato negli anni i propri fedeli a investire un mucchio di soldi per raggiungere livelli sempre più elevati di “purezza” – più un membro diventa puro e più gli vengono richiesti soldi e donazioni – e soprattutto nel compiere violazioni dei diritti umani nei confronti dei membri che rifiutano di credere ad alcune teorie o di aderire ad alcune pratiche. Fra questi, per esempio, il “consiglio” rivolto ai propri membri di non avere figli e il conseguente maltrattamento dei figli delle persone che disobbediscono. O ancora il confinamento dei membri disobbedienti in un centro di lavori forzati conosciuto come “il buco”.

Una parte importante della dottrina di Scientology riguarda anche il coinvolgimento di attori e persone famose: i due membri di Scientology più noti al mondo sono gli attori John Travolta e Tom Cruise, riguardo cui in Going Clear vengono raccontate diverse storie. A un certo punto, racconta Gibney, il CEO di Scientology aveva persino “addestrato” una ragazza della setta a diventare la nuova compagna di Cruise, dopo la sua separazione dall’attrice Nicole Kidman.

Cosa se ne dice
Variety ha apprezzato molto il fatto che il film sia parecchio dettagliato, con riferimenti soprattutto ai primi anni di Scientology: e aggiunge che osservando i filmati dell’epoca in cui viene ripreso Hubbard «è possibile accorgersi quanto il suo stile e il suo modo di parlare abbiano influenzato Philip Seymour Hoffman per la sua parte in The Master [un film ispirato alla nascita di Scientology]». Bilge Ebiri, critico cinematografico del New York Magazine e di Vulture, ha scritto che parte dell’efficacia del film – soprattutto rispetto al libro – sta nel fatto che «contiene i filmati dei “grandi eventi” di Scientology, che sembrano un incrocio fra un raduno di nazisti e una cerimonia di premiazione di Hollywood». Il New York Times, invece, non ha pubblicato una recensione entusiasta: ha scritto che mentre il libro di Wright era generalmente più interessato a “capire” Scientology, Going Clear si occupa piuttosto di «svelarne i segreti».

Come ha reagito Scientology
Il 16 gennaio Scientology ha comprato un’intera pagina sia sul New York Times sia sul Los Angeles Times in cui ha paragonato Going Clear al recente e criticato articolo di Rolling Stone sul presunto stupro avvenuto alla University of Virginia, poi ritirato per un cattivo lavoro di verifica delle fonti. Sul sito di Freedom sono inoltre presenti dei “dossier” su ciascuno degli ex membri di Scientology presenti nel film, oltre che una serie di documentari che definiscono il film di Gibney come una forma di “propaganda”.

nella foto, una scena del film (AP Photo/Sundance Institute, Sam Painter)