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  • Giovedì 30 aprile 2015

Terremoto in Nepal, le nuove foto

A cinque giorni dalla scossa di magnitudo 7.8 proseguono le ricerche tra le macerie: i morti sono almeno 5.500 e ci sono 11mila feriti

A distanza di cinque giorni dal terremoto, in Nepal proseguono le operazioni di ricerca e di soccorso, che in alcuni casi portano ancora al ritrovamento di alcune persone vive tra le macerie degli edifici crollati. Nelle ultime ore è successo, per esempio, con un ragazzo di 15 anni rimasto sepolto sotto i detriti di un palazzo, e che è sopravvissuto nutrendosi di burro chiarificato e bevendo acqua ottenuta strizzando alcuni teli bagnati. Dopo il recupero è stato trasportato in ospedale per alcuni esami ed accertamenti. Nei giorni scorsi sono stati effettuati salvataggi simili, compreso quello di un bambino di quattro mesi.

Secondo le ultime stime, nel terremoto in Nepal di magnitudo 7.8 di sabato scorso sono morte almeno 5.500 persone e si parla di più di 11mila persone ferite. Le Nazioni Unite, che con diversi gruppi di lavoro stanno seguendo l’emergenza, stimano che il terremoto abbia interessato più o meno direttamente 8 milioni di persone: di queste almeno 1,4 milioni hanno ancora bisogno di aiuti per quanto riguarda acqua, cibo, medicinali. In molto aree del Nepal manca la corrente elettrica ed è molto complicato raggiungere i centri urbani più piccoli, a causa dei seri danni causati dal terremoto alle strade.

Data l’estensione dei danni e la quantità di persone rimaste senza una casa, il governo nepalese fatica a dare aiuto e assistenza a tutti. Diverse nazioni, come Stati Uniti, Cina, India e molti paesi europei hanno offerto mezzi e aiuti economici per affrontare l’emergenza, ma il coordinamento dei soccorsi è ancora poco organizzato e le autorità nepalesi hanno chiesto di rallentare il ritmo degli aiuti per poterli gestire meglio. Le Nazioni Unite hanno stimato che saranno necessari almeno 415 milioni di dollari per dare aiuto immediato alla popolazione interessata dal terremoto in Nepal.