La famiglia che ha cambiato idea sui vaccini

Una coppia canadese non voleva vaccinare i suoi figli, poi si sono ammalati tutti e 7 di pertosse: insieme

di Lenny Bernstein e Rebecca Schatz - The Washington Post

Nelle continue scaramucce tra le autorità sanitarie e gli scettici dei vaccini, metto a segno questa dalla parte delle forze a favore delle vaccinazioni. Una donna canadese che si era rifiutata di far vaccinare i suoi figli contro la pertosse ha cambiato idea ora che tutti i suoi figli hanno preso la malattia.

Sì, Tara Hills è rimasta costretta a casa a Ottawa, in Canada, per più di una settimana con i suoi bambini malati e con il rimorso per essersi rifiutata di farli vaccinare contro questa malattia molto contagiosa per via aerea. La pertosse causa colpi di tosse violenti e incontrollabili ed è soprattutto conosciuta per il rumore che fanno le persone che ne sono affette quando cercano di recuperare il fiato. In alcuni casi può rivelarsi mortale, specialmente tra i bambini che hanno meno di un anno, dicono i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitensi.

I piccoli Hills sono stati trattati con dei farmaci, e poi sono stati liberati martedì dal loro isolamento. «Avevo predisposto tutto per dimostrare che avevo ragione, e invece per come sono andate le cose mi sono accorta di avere avuto torto» ha detto Hills al Washington Post.

Il tasso di vaccinazioni in Canada, come negli Stati Uniti, si è ridotto sensibilmente in alcune comunità, soprattutto a causa delle crescenti preoccupazioni sui pericoli delle vaccinazioni che si sono diffuse tramite Internet nonostante le schiaccianti prove scientifiche che hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia dei vaccini. Uno studio poi smentito e ritirato aveva messo in correlazione il vaccino contro il morbillo con l’autismo. Sia in Canada sia negli Stati Uniti è stato registrato un aumento dei casi di pertosse e di morbillo negli ultimi anni.

In un articolo che ha scritto lo scorso 8 aprile per il blog TheScientificParent.org, Hills ha elencato molti dei motivi più comuni usati dagli scettici dei vaccini. Insieme al marito aveva deciso di somministrare qualche vaccino ai suoi tre figli più grandi, ma aveva poi rifiutato qualsiasi vaccinazione per gli altri quattro. «Ci fermammo perché eravamo preoccupati e non sapevamo di chi fidarci» ha scritto Hills: «La comunità medica era un burattino nelle mani di una cospirazione guidata da Big Pharma, il governo e i media? Erano davvero necessari i vaccini a quella età? Non è che stavamo facendo più danni che altro cercando di aiutare i nostri figli? Se c’è così tanto fumo significa che da qualche parte dev’esserci anche il fuoco, quindi decidemmo per “non fare nulla e spera che non accada niente di brutto”».

Quando però ci sono stati casi di morbillo nel vicinato, Hills si è terrorizzata: «Sono tornata alla scienza e alla ricerca di prove sull’immunizzazione, trovandomi nella stretta di un senso di responsabilità personale e sociale davanti a Dio e agli uomini. Era arrivato il momento di assumere una decisione più informata rispetto a quella di 6 anni fa. Insieme ai miei familiari ho fissato un incontro con il medico e abbiamo messo insieme un calendario di vaccinazioni per i nostri figli».

Ma prima che l’incontro potesse avvenire, tutti i suoi bambini si sono presi la pertosse. Un vaccino esiste ed è disponibile in Canada da almeno 70 anni. «In questo momento la mia famiglia sta pagando le conseguenze della disinformazione e della paura» ha scritto Hills, aggiungendo: «Capisco che le famiglie nella nostra comunità se la possano essere presa per avere messo i loro figli in pericolo. Voglio che sappiano che abbiamo fatto del nostro meglio per proteggere i nostri bambini quando avevamo paura delle vaccinazioni e che stiamo facendo del nostro meglio ora, per il bene di tutti, per recuperare il tempo perso».

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