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  • Domenica 5 aprile 2015

L’autorità tedesca per la sicurezza aerea era sotto indagine dell’UE

Un rapporto del novembre 2014 parlava di carenza di personale e di procedure per controllare la salute dei piloti tedeschi

Lo scorso novembre l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) aveva formalmente chiesto al governo tedesco di riformare la sua autorità che si occupa della sicurezza dei voli aerei, la “Luftfahrtbundesamt”. Un portavoce dell’EASA ha detto sabato che i problemi dell’autorità tedesca riguardavano in particolare alcune deficienze nel controllo della salute dei piloti tedeschi. Non è ancora chiaro se queste mancanze abbiano influito sull’incidente del volo Germanwings 9525, l’aereo fatto precipitare la scorsa settimana dal co-pilota Andreas Lubitz, causando la morte di tutte le 150 persone a bordo. Lubitz aveva attraversato alcuni periodi di grave depressione che aveva segnalato alla scuola di volo di Lufthansa, la società proprietaria di Germanwings.

Il Wall Street Journal, che ha riportato la notizia poco prima che fosse confermata da un portavoce dell’EASA, ha scritto che questo genere di segnalazioni è piuttosto frequente. Nel corso degli anni, tutti i 28 paesi membri dell’Unione Europea hanno ricevuto critiche e richieste di riforma delle loro autorità per la sicurezza aerea. Ma le segnalazioni nei confronti della Luftfahrtbundesamt duravano oramai da anni: la prima risale almeno al 2011, quando l’EASA comunicò che Germania, Italia e Grecia non rispettavano gli standard di sicurezza per i voli aerei decisi dalla Commissione Europea. A causa della mancanza di personale segnalata dall’EASA, nel corso del 2011 la Germania fu inserita per un breve periodo nella “lista nera” in cui vengono segnalati i paesi in cui è pericoloso volare.

Il governo tedesco rispose alle critiche dell’EASA aumentando il personale della Luftfahrtbundesamt. Negli anni successivi, tuttavia, la stessa Luftfahrtbundesamt è rimasta sotto continua osservazione, fino alla richiesta di aumentarne ulteriormente il personale fatta lo scorso novembre. Nei mesi scorsi il governo tedesco ha formulato una risposta alle richieste dell’EASA che attualmente è ancora sotto esame. Giovedì scorso il ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt ha annunciato che sarà creata una commissione per capire se il disastro aereo è stato causato da un problema nei regolamenti di sicurezza dell’aviazione tedesca. Un portavoce del ministero ha detto che al momento non ci sono motivi per criticare la Luftfahrtbundesamt.

Secondo il Wall Street Journal, che ha parlato con alcune fonti anonime che conosco le richieste fatte dall’EASA alla Germania, molti dei problemi segnalati riguardano le difficoltà della Luftfahrtbundesamt nel tenere sotto controllo la situazione medica dei piloti sottoposti alla sua autorità. La Luftfahrtbundesamt, ad esempio, sarebbe a corto di personale qualificato, avrebbe difficoltà nell’ottenere la storia medica dei piloti e avrebbe problemi nella supervisione dei centri medici abilitati a fare controlli sui piloti. In realtà, ha fatto notare lo stesso Wall Street Journal, l’autorità tedesca è raramente coinvolta in maniera diretta nella sorveglianza della salute dei piloti ed è autorizzata ad effettuare controlli medici soltanto quando un pilota viene costretto a terra per ragioni mediche e fa richiesta per tornare a volare. Nel 2009 Lubitz si era ritirato dal corso di volo della scuola piloti della Lufthansa a causa di una grave depressione di cui aveva informato la scuola. I test medici a cui è stato sottoposto successivamente lo avevano sempre indicato come abile al volo. Il suo caso non sembra di quelli che, per gli attuali regolamenti, avrebbero dovuto coinvolgere direttamente i controlli medici della Luftfahrtbundesamt.