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  • Martedì 31 marzo 2015

Il procuratore sequestrato a Istanbul è morto

La polizia turca lo aveva liberato dopo aver sentito degli spari, è morto prima di arrivare in ospedale; i sequestratori sono stati uccisi dagli agenti

Turkish riot police stand guard in front of the Justice Palace in Istanbul March 31, 2015. A far-left Turkish group took an Istanbul prosecutor hostage on Tuesday and threatened to kill him, prompting special forces to enter the courthouse and police to evacuate the building. The Revolutionary People's Liberation Party-Front (DHKP-C) published a picture of the prosecutor with a gun to his head and said it would kill him at 1236 GMT, three hours after gunmen stormed his office, unless its demands were met. REUTERS/Osman Orsal
Turkish riot police stand guard in front of the Justice Palace in Istanbul March 31, 2015. A far-left Turkish group took an Istanbul prosecutor hostage on Tuesday and threatened to kill him, prompting special forces to enter the courthouse and police to evacuate the building. The Revolutionary People's Liberation Party-Front (DHKP-C) published a picture of the prosecutor with a gun to his head and said it would kill him at 1236 GMT, three hours after gunmen stormed his office, unless its demands were met. REUTERS/Osman Orsal

Aggiornamento ore 22.10 – I medici hanno detto che Mehmet Selim Kiraz, il procuratore turco sequestrato e poi liberato dalla polizia, è morto. Il procuratore era stato ferito ed era stato portato in ospedale; i medici hanno detto che è morto alle 21:55 (le 20:55 in Italia), prima di arrivare in ospedale. I due sequestratori sono stati uccisi dalla polizia, che è entrata nell’edificio dopo aver sentito alcuni colpi di pistola. Il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ha definito Kiraz un martire. Il primo ministro turco ha reso nota l’identità dei due terroristi: Şafak Yayla, nato nel 1991 e Bahtiyar Doğruyol, nato nel 1987 mentre il presidente turco Tayyip Erdogan ha detto che Kiraz è stato ferito da colpi di arma da fuoco tre volte alla testa e due al corpo.

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Alcuni uomini armati del gruppo gruppo marxista-leninista DHKP/C (sigla che sta per Devrimci Halk Kurtuluş Partisi-Cephesi) intorno alle 13 di oggi hanno preso in ostaggio il procuratore Mehmet Selim Kiraz in un tribunale di Istanbul, in Turchia. Kiraz è il procuratore incaricato di seguire le indagini sulla morte di Berkin Elvan, il giovane turco ucciso dalla polizia durante le manifestazioni contro il governo al parco Gezi di Istanbul, nel 2013 (Elvan morì l’11 marzo 2014, dopo 269 giorni di coma). Gli uomini armati hanno diffuso una foto sui social network che mostra Kiraz con una pistola puntata alla testa, e alle spalle una bandiera di DHKP/C. Nell’edificio si sono sentiti anche colpi di arma da fuoco, ha scritto il giornale turco Hurriyet. Le autorità turche non hanno ancora dato informazioni su quanto sta accadendo, e le informazioni che arrivano dal tribunale di Istanbul sono molto confuse.

 

Il sito halkinsesi.tv, considerato vicino al gruppo DHKP/C, aveva annunciato che le autorità turche avevano tempo fino alle 15:36 per soddisfare le richieste del gruppo (stanno circolando anche altri orari per la scadenza delle richieste): sarebbero in corso trattative da alcune ore. Tra le altre cose, gli uomini armati hanno chiesto che i poliziotti accusati di avere ucciso Berkin Elvan diano una confessione pubblica e che il procuratore Kiraz sia giudicato da un “tribunale del popolo”. Intanto le forze speciali turche sono arrivate sul luogo del sequestro: Vedat Yiğit, il vice-procuratore del tribunale di Istanbul, ha detto che la polizia è in contatto con i sequestratori e che sta negoziando tramite un “mediatore scelto da loro”.

 

DHKP/C è stato fondato nel 1978 con il nome di Dev Sol: ha cambiato nome nel 1994 dopo alcuni scontri interni al gruppo. Nel corso degli anni ha compiuto diversi omicidi e attacchi suicidi. È considerato un gruppo terroristico dalla Turchia, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.