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  • Giovedì 26 marzo 2015

Nell’Indiana c’è un’emergenza HIV

Dallo scorso dicembre sono stati confermati 72 nuovi casi, tutti nella contea di Scott: è un problema legato al consumo di droga per via endovenosa

An addict keeps a syringe in his mouth as he heats heroin powder before injecting himself, inside one of the many so-called "shooting galleries," where addicts gather, in downtown San Juan, Puerto Rico, Monday, Oct. 3, 2005. As a U.S. Territory, Puerto Rico is a convenient transit point for drug smugglers en route to the United States from South America, and addiction rates on the Island are epidemic, according to health professionals. (AP Photo/Brennan Linsley)
An addict keeps a syringe in his mouth as he heats heroin powder before injecting himself, inside one of the many so-called "shooting galleries," where addicts gather, in downtown San Juan, Puerto Rico, Monday, Oct. 3, 2005. As a U.S. Territory, Puerto Rico is a convenient transit point for drug smugglers en route to the United States from South America, and addiction rates on the Island are epidemic, according to health professionals. (AP Photo/Brennan Linsley)

Mike Pence, governatore dello stato americano dell’Indiana, ha annunciato un piano di emergenza per affrontare quella che ha definito «un’epidemia di HIV» legata al consumo di droga per via endovenosa. «Si tratta di un’emergenza per la salute pubblica» ha detto Pence durante una conferenza stampa: «Sto valutando tutti i aspetti e tutti gli strumenti che possono essere messi a disposizione dei funzionari sanitari locali».

La situazione riguarda in particolare la contea di Scott, poco a nord di Louisville, Kentucky, dove dallo scorso dicembre sono stati confermati 72 nuovi casi di HIV. Fino ad ora nella zona ci sono stati meno di cinque nuovi casi di HIV ogni anno e nel 2014 i malati erano 21. Secondo quanto riferito dal Pence, i molti casi di contagio degli ultimi mesi non si sono verificati per trasmissione sessuale, ma sono legati al consumo di droga per via endovenosa: riguardano persone che vivono nella contea di Scott, o che hanno avuto legami di qualche tipo con la zona.

I dettagli del piano di emergenza devono ancora essere comunicati. Il governatore ha detto che prenderà in considerazione l’ipotesi di avviare un programma di scambio di siringhe, un servizio pubblico che permette ai consumatori di stupefacenti di consegnare le siringhe usate e ottenere aghi “puliti”. Si basa sul principio della riduzione del danno, della limitazione cioè dei fattori di rischio di contagio per malattie come l’HIV, epatite e altre ancora. Si tratta di una pratica non consentita nell’Indiana: Mike Pence, repubblicano, ha spiegato di essere contrario in linea generale a questo metodo per limitare l’uso di droghe, ma ha aggiunto che, vista l’emergenza, potrebbe risultare efficace. L’Indiana ha anche avviato una campagna di sensibilizzazione sui social media e per le strade della città e diversi esperti sono stati inviati nella zona per affrontare l’emergenza.