• Mondo
  • Domenica 15 marzo 2015

Il primo Wi-Fi pubblico a Cuba

È quello di un artista amico della famiglia Castro, che ha messo a disposizione la password della sua connessione senza farla pagare

People use a free Wi-Fi network at a center run by famed artist Kcho, in Havana, Cuba, Wednesday, March 11, 2015. Dozens of youths from around the city flock daily to the center. Kcho's spokeswoman said state telecom Etecsa approved the move in a small but unprecedented loosening of Cuba's strict Internet regulations. (AP Photo/Desmond Boylan)
People use a free Wi-Fi network at a center run by famed artist Kcho, in Havana, Cuba, Wednesday, March 11, 2015. Dozens of youths from around the city flock daily to the center. Kcho's spokeswoman said state telecom Etecsa approved the move in a small but unprecedented loosening of Cuba's strict Internet regulations. (AP Photo/Desmond Boylan)

Nelle ultime settimane in un centro culturale di Cuba è disponibile una connessione Wi-Fi pubblica e gratuita: è la prima connessione internet di questo tipo di cui si ha notizia sull’isola, ed è stata approvata dalla compagnia telefonica nazionale cubana Etesca. Il titolare della connessione è il gestore del centro culturale, l’artista cubano Kcho, che ha messo a disposizione di tutti la password del proprio abbonamento: la password ora è esposta su un cartello fuori dal centro ed è l’urlo di battaglia del rivoluzionario Juan Almeida. Kcho, il cui vero nome è Alexis Leiva Machado, è da tempo in buoni rapporti con il governo cubano, tanto che l’ultima apparizione pubblica di Fidel Castro fu proprio in occasione dell’inaugurazione del centro culturale, nel gennaio del 2014.

Da quando è stato reso disponibile il Wi-Fi, ogni giorno al centro culturale si ritrovano decine di persone per usare internet sui propri laptop e tablet: pubblicano cose e passano il tempo sui social network, chiamano gli amici e i parenti che non vivono a Cuba e leggono le notizie. Quando sono connesse molte persone, il Wi-Fi di Kcho rallenta notevolmente: la sua velocità di connessione è comunque più veloce della maggior parte delle connessioni a cui si ha accesso a Cuba, dove si stima che solo il 5 per cento della popolazione possa navigare in internet senza limitazioni. A poter accedere a internet con le limitazioni – cioè potendo visitare solo certi siti e con restrizioni per quanto riguarda le email – è un quarto della popolazione, uno dei tassi più bassi del mondo.

La connessione a internet di Kcho è autorizzata dal ministero della Cultura e ha una velocità di circa 2 Mbps: Kcho non ha voluto dire quanto paga per il suo abbonamento, ma secondo Associated Press una connessione come la sua a Cuba costa circa 900 dollari al mese. Kcho ha detto: «Questa cosa è strana, ed è possibile solo grazie alla volontà di farlo e di sobbarcarsi i costi. È costoso, ma i benefici sono pazzeschi. Ho qualcosa di meraviglioso e potente. Posso condividerlo, e lo sto facendo».

A Cuba le connessioni di tipo dial-up, quelle cioè che in Italia erano diffuse prima delle linee ADSL, sono strettamente regolamentate: solo alcuni cittadini stranieri possono permettersi di pagare centinaia di dollari al mese per una connessione a banda larga. Nei centri in cui è possibile connettersi a internet, un’ora di connessione costa 4,50 dollari a una velocità comunque minore di quella disponibile da Kcho. Dopo che nel 2013 è stato completato un collegamento via fibra ottica con il Venezuela, le potenzialità di connessione di Cuba sono molto aumentate, ma il governo ha deciso di dare la priorità dell’accesso a internet alle scuole e ai posti di lavoro.