Il Sergey Prokofiev International Airport, l’aeroporto di Donetsk in Ucraina, negli ultimi mesi è stato quasi completamente distrutto dalla guerra tra l’esercito ucraino e i separatisti filo-russi.
Costruito tra gli anni Quaranta e Cinquanta, l’aeroporto era stato ristrutturato negli anni Novanta. Il 26 maggio 2014, subito dopo l’elezione di Petro Poroshenko come presidente ucraino, i ribelli filo-russi avevano preso il controllo della struttura e l’esercito ucraino aveva cominciato ad attaccarli dall’alto. Dopo qualche tempo l’esercito ucraino aveva però riconquistato l’aeroporto. Nei mesi successivi però si è continuato a combattere e il Sergey Prokofiev International Airport è diventato uno dei principali campi di battaglia tra le due fazioni, con continui passaggi di conquista: fino al 21 gennaio, quando l’esercito ucraino ha comunicato di aver perso il controllo dell’aeroporto a favore dei ribelli (o almeno, quello che rimane dell’aeroporto, praticamente solo macerie edifici distrutti). La ragione dell’importanza di questo complesso è più simbolica che strategica: rappresenta l’accesso alla città e uno dei principali accessi all’Ucraina, rappresenta il governo centrale.
Grazie soprattutto a una serie di incontri e trattative condotti dal presidente francese François Hollande e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel col presidente russo Vladimir Putin, l’esercito ucraino e i separatisti filo-russi hanno proclamato una tregua a partire dalla mezzanotte di domenica 15 febbraio. A poche ore dal “cessate il fuoco”, però, il governo e i ribelli si sono già accusati a vicenda più volte di aver violato la tregua vicino alla città di Debaltseve, un nodo ferroviario controllato dagli ucraini e quasi circondato dal territorio occupato dai separatisti, dove si era combattuto con grande intensità fino a poche ore prima dell’entrata in vigore della tregua. I ribelli avevano detto che consideravano la cittadina esclusa dall’area in cui è in vigore la tregua. Al momento secondo l’OSCE (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) non ci sono state sostanziali violazioni dell’accordo, anche se i separatisti hanno detto che l’esercito ucraino ha già violato il cessate il fuoco 27 volte, mentre l’esercito ucraino ha detto che i separatisti hanno violato la tregua 122 volte.
Alex Thompson, un giornalista della tv britannica Channel 4, si trova oggi all’aeroporto di Donetsk e ha pubblicato sul suo profilo personale di Twitter una serie di foto e di video per mostrarne le condizioni. Nei tweet si può notare che le strutture dell’aeroporto sono quasi del tutto distrutte, oltre al fatto che ci sono molte bombe e corpi di combattenti morti disseminati sul terreno.
— alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Aircraft hangar Donetsk Airport #Donetsk #Ukraine pic.twitter.com/hS7DdIrGvC
— alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Airport hotel at Donetsk #Ukraine #Donetsk pic.twitter.com/3LIdVnebcl — alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Shells and frozen bodies of soldiers Donetsk Airport today #Donetsk #Ukraine pic.twitter.com/f8Aj2eqbW6 — alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Departures pier, Donetsk Airport today #Donetsk #Ukraine pic.twitter.com/z5QnJhLsSu — alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Departures Terminal, Donetsk Airport #Donetsk #Ukraine pic.twitter.com/ro2OkQa3rI — alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Shelled trees, Donetsk Airport #Donetsk #Ukraine pic.twitter.com/jjXiAtozy6 — alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
On the Tarmac at Donetsk Airport #Donetsk #Ukraine pic.twitter.com/IPpYZcvjxe — alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Plane at Donetsk Airport #Donetsk #Ukraine pic.twitter.com/YM0VJPdeT1
— alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015
Donetsk Airport today #Ukraine #Donetsk pic.twitter.com/SYuRAGry6k
— alex thomson (@alextomo) 16 Febbraio 2015