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  • Venerdì 13 febbraio 2015

I nuovi slogan ufficiali della Corea del Nord

Li ha scritti il partito di Kim Jong-un e fanno parte della propaganda di regime: riguardano un po' di tutto, dalla coltivazione di funghi ai modi per fare sport

People watch a TV news program showing North Korean leader Kim Jong-Un delivering a speech, at the Seoul Railway Station in Seoul, South Korea, Thursday, Jan. 1, 2015. Kim, in a nationally televised New Year's Day speech, says he is open to a summit with his South Korean counterpart. The letters read: "Meeting." (AP Photo/Ahn Young-joon)
People watch a TV news program showing North Korean leader Kim Jong-Un delivering a speech, at the Seoul Railway Station in Seoul, South Korea, Thursday, Jan. 1, 2015. Kim, in a nationally televised New Year's Day speech, says he is open to a summit with his South Korean counterpart. The letters read: "Meeting." (AP Photo/Ahn Young-joon)

L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA ha pubblicato 310 nuovi slogan politici (si possono leggere tutti qui, in inglese) scritti dal Partito dei Lavoratori di Corea, il partito unico al governo in Corea del Nord. Gli slogan sono stati pubblicati in occasione del 70esimo anniversario della liberazione della penisola coreana dal controllo giapponese: riguardano argomenti molto vari – tra cui la celebrazione della dinastia dei Kim e l’importanza della coltivazione dei funghi, di avere mogli affidabili e di giocare gli sport “all’attacco” – e fanno parte del sistema di propaganda del regime di Kim Jong-un, uno dei regimi più autoritari e chiusi al mondo.

Alcuni slogan:

«Rendiamo il nostro paese un paese di funghi»

«Fai cadere i frutti dagli alberi e fai sì che il loro dolce aroma riempia l’aria sul mare di meli, ai piedi del passo Chol!»

«I nostri nemici farebbero bene a temere l’invasione del nostro paese, li annichiliremo fino all’ultimo uomo!»

«Costruite un paese delle fate per il popolo con la forza della scienza!»

«Più uniformi scolastiche eleganti, più scuole di qualità per i nostri cari figli!»

«Giochiamo gli sport all’attacco, come fecero i guerriglieri anti-giapponesi!»

«Fertilizzante significa riso e socialismo»

«Fate fiorire le cosmee lungo le strade e le ferrovie!»

Gli slogan fanno molto uso di figure retoriche, come tutta la propaganda del regime nordcoreano: molti fanno riferimento alla Corea del Nord come una nazione “etnicamente pura” che deve proteggersi dai nemici esterni – guidati dagli Stati Uniti – che vogliono invadere il paese e ridurre in schiavitù i suoi abitanti. Lee Min-Bok, un nordcoreano che vive da 14 anni in Corea del Sud, ha raccontato ad AFP che i cittadini della Corea del Nord imparano fin da piccoli gli slogan, che diventano il segno della lealtà verso il regime.

Secondo alcuni siti contrari al regime, tuttavia, nel corso degli anni molti slogan sono diventati una cosa di cui ridere, almeno nelle case private dei nordcoreani. Per esempio lo slogan del 1998 «Anche se la strada da percorrere può essere pericolosa, percorrila con una risata!», è stato cambiato in «Lasciali ridere mentre vanno, perché dovremmo andare anche noi con loro?». Questi slogan permettono anche di capire meglio quali sono le priorità in quel momento del regime nordcoreano. Per esempio uno degli slogan pubblicati giovedì parla della necessità di aumentare la produzione di cibo, considerata prioritaria dal regime.

L’importanza di titoli e slogan enfatici in Corea del Nord è stata raccontata molto alla morte di Kim Jong-il, nel 2011, che nel tempo aveva accumulato molti titoli a lui dedicati:

– Caro Leader
– Caro Leader, perfetta incarnazione dell’apparenza che dovrebbe avere un leader
– Sole del Futuro del Comunismo
– Stella splendente della Montagna Baitou
– Grande sole del 21esimo secolo
– Politico meraviglioso
– Più alta incarnazione dell’amore cameratesco della rivoluzione