• Mondo
  • Domenica 8 febbraio 2015

La storia falsa di Brian Williams

Un popolare anchorman americano racconta da anni di essere stato a bordo di un elicottero colpito da un lanciarazzi in Iraq: è stato smentito e ora si è preso una pausa dal suo programma

WASHINGTON - JUNE 22: Moderator Brian Williams watches a video which pays tribute to late moderator Tim Russert during a taping of "Meet the Press" at the NBC studios June 22, 2008 in Washington, DC. Williams announced that former Nightly News anchor Tom Brokaw would temporarily host the show until the presidential elections in November, 2008. (Photo by Alex Wong/Getty Images for Meet the Press)
WASHINGTON - JUNE 22: Moderator Brian Williams watches a video which pays tribute to late moderator Tim Russert during a taping of "Meet the Press" at the NBC studios June 22, 2008 in Washington, DC. Williams announced that former Nightly News anchor Tom Brokaw would temporarily host the show until the presidential elections in November, 2008. (Photo by Alex Wong/Getty Images for Meet the Press)

Brian Williams, 55enne famoso anchorman e giornalista statunitense, ha detto che si prenderà alcuni giorni di pausa da Nightly News, il programma serale d’informazione più seguito dagli Stati Uniti che va in onda su NBC News. Da giorni Williams è molto criticato per aver mentito su un particolare episodio della sua vita: per lungo tempo ha raccontato che nel 2003, mentre era in Iraq con altri giornalisti, l’elicottero su cui si trovava era stato costretto a un atterraggio di emergenza dopo essere stato colpito da un lanciarazzi. La storia si è poi rivelata falsa, e Williams si è scusato in diretta ammettendo di aver commesso «un errore». Ad oggi, non è chiaro se e quando WIlliams tornerà a condurre Nightly News: l’ultima puntata che ha condotto è stata quella di venerdì 6 febbraio.

Da capo
Il 30 gennaio, durante una puntata di Nightly News, Williams ha mostrato alcune immagini di una partita di hockey giocata il giorno precedente a New York fra New York Rangers e Montreal Canadiens, a cui lui aveva tra l’altro assistito. Durante la partita si era tenuto una specie di tributo per Tim Terpack, un sergente dell’esercito americano in pensione: nel 2003 Terpack, ha raccontato Williams da studio, comandava l’unità dell’esercito in Iraq incaricata di proteggere lui e tutta la troupe di NBC News. Terpack era a capo di quell’unità anche quando, ha proseguito Williams, «l’elicottero sul quale ci trovavamo fu colpito da un lanciarazzi» e la troupe si ritrovò in una zona desertica dell’Iraq. Durante la cerimonia a New York, Williams ha ringraziato Terpack e la sua unità per essere riusciti a gestire la difficile situazione. Nel servizio, si vede il pubblico del Madison Square Garden – il più famoso palazzetto dello sport di New York – dedicare una standing ovation a Terpack.

Williams aveva già raccontato altre volte questa storia, sebbene in modo leggermente diverso. In due occasione, nel 2005 e nel 2007, aveva raccontato per esempio che era stato l’elicottero che volava davanti al suo ad essere colpito. Nel marzo del 2013, sia durante un’intervista al Late Show di David Letterman sia durante un podcast condotto da Alec Baldwin, Williams era invece passato alla ricostruzione dei fatti che ha ripetuto più di recente: cioè di essersi trovato a bordo dell’elicottero colpito dal lanciarazzi.

Il 3 febbraio, tre giorni dopo dopo il servizio sul ritiro di Terpack, il magazine che si occupa di cose militari Stars and Stripes ha ricostruito la storia di Williams contattando diversi soldati che parteciparono alla missione. Stars and Stripes ha smontato la ricostruzione di Williams. In breve, come sintetizza Vox:

Nel 2003 Williams si trovava in Iraq per coprire l’invasione dell’esercito statunitense. Lui e la sua troupe stavano viaggiando nel deserto su un elicottero Chinook. Un altro gruppo di tre Chinook stava volando in formazione a circa un’ora di distanza da loro: uno di quegli elicotteri fu colpito e costretto ad atterrare. Gli altri due elicotteri della formazione compirono un atterraggio d’emergenza. Quando sopraggiunse l’elicottero di Williams, anche quello fu fatto atterrare: non è chiaro se accadde per via di quello che era successo agli altri elicotteri oppure perché era in arrivo una tempesta. Ad ogni modo, arrivò sul posto una tempesta di sabbia, che costrinse lo staff dei quattro elicotteri e la troupe di NBC News a rimanere bloccati nel deserto per diversi giorni.

Secondo i membri dell’esercito contattati da Stars and Stripes, solo i tre elicotteri che volavano davanti a quello di Williams furono attaccati e costretti a un atterraggio di emergenza (anche il pilota dell’elicottero di di Williams, però, ha ricordato di essere stato attaccato da terra, ma con del “fuoco leggero”).

La notizia data da Stars and Stripes è stata ripresa da vari giornali: il 4 febbraio Williams si è scusato per l’errore durante la trasmissione che conduce. Nel frattempo, si era già scusato sulla propria pagina Facebook e nello stesso articolo di Stars and Stripes, che lo aveva contattato per ottenere la sua versione dei fatti («non so cosa mi sia passato per la testa, e cosa mi abbia portato a confondere i due elicotteri»). Williams, durante la trasmissione, ha spiegato che il suo era stato «un tentativo maldestro di rendere omaggio a un veterano speciale, e per estensione agli uomini e alle donne che prestano coraggiosamente servizio nell’esercito».

 Dopo
Williams conduce e dirige Nightly News dal 2004. Questa stagione il programma ha avuto una media di 9,3 milioni di spettatori (superiore a quella di programmi simili che vanno in onda su ABC e CBS). Per il momento Williams sarà sostituito da Lester Holt, che solitamente conduce l’edizione del weekend della trasmissione. Il New York Times ha scritto che la storia di Williams sarà oggetto di un’inchiesta interna di NBC.

Dopo le critiche, alcuni hanno appoggiato Williams: hanno sostenuto che probabilmente Williams ha solo voluto esagerare un aneddoto personale che lo riguardava, senza rendersi conto delle conseguenze. Ken Auletta, che si occupa spesso di media e giornalismo, ha parlato della vicenda in un editoriale del New Yorker – spiegando fra le altre cose che considera Williams «un giornalista serio» – traendo alcune conclusioni.

I giornalisti dovrebbero tenere un atteggiamento ancora più trasparente di quello che esigono dai politici. La nostra categoria è impopolare, in parte, perché non pratica la trasparenza che predica. Brian Williams sa bene che il giornalismo è un’attività nobile, che spesso ha onorato. Ma così facendo ha deluso molta più gente di quegli “uomini e donne coraggiosi”.

foto: Alex Wong/Getty Images for Meet the Press