Dopo sei anni consecutivi di declino, le immatricolazioni di auto nuove nell’Unione Europea sono tornate a salire e il 2014 si è chiuso con una crescita complessiva del 5,7 per cento a 12.550.771 unità (dati ACEA). I paesi che hanno contribuito di più all’incremento sono la Spagna (+18,1 per cento, grazie soprattutto agli incentivi statali), il Regno Unito (+9,3 per cento) e l’Italia (+4,2 per cento), mentre il mercato nazionale europeo più grande – quello della Germania, che si aggira intorno ai tre milioni di unità l’anno – è cresciuto del 2,9 per cento; è stabile il dato sulla Francia, con un aumento dello 0,3 per cento. La classifica delle nazioni per numero di auto immatricolate è invariata e rispecchia le dimensioni e condizioni economiche di ciascun paese: la Germania rimane in testa, seguita da Regno Unito (2,47 milioni), Francia (1,8 milioni), Italia (1,36 milioni) e Spagna (855 mila).
Allargando l’analisi all’Europa geografica – che oltre alle nazioni EFTA (Islanda, Norvegia e Svizzera) include anche Russia, Turchia, Ucraina, Bosnia, Serbia, Macedonia, Moldavia, Bielorussia, Armenia, Georgia, Albania, Principato di Monaco e Liechtenstein – il dato assoluto arriva a circa 18 milioni di auto nuove, ma la crescita rispetto al 2013 scende all’1,5 per cento (dati Focus2move) a causa delle difficili condizioni economiche di alcuni dei maggiori mercati. La Russia, colpita dal crollo del rublo e dalle sanzioni economiche, ha chiuso il 2014 con un -10,3 per cento a 2,5 milioni di unità, una diminuzione percentuale simile a quella della Turchia (-10,04 per cento e 587 mila auto nuove), dove l’aumento dei tassi di cambio e d’interesse, l’incremento dell’IVA e nuove regole più severe sul credito hanno contribuito a rallentare la crescita economica e la spesa privata del paese.
I marchi automobilistici più venduti in Europa nel 2014
Come nel 2013, anche nel 2014 i primi tre marchi in Europa sono stati Volkswagen, Renault e Ford, che hanno venduto rispettivamente 2,05 milioni, 1,37 milioni e 1,28 milioni di auto nuove; la casa tedesca Volkswagen, quindi, rimane leader del mercato europeo con un ampio margine sulle concorrenti e si aggiudica anche le prime due posizioni nella classifica dei modelli più venduti, con la Volkswagen Golf (608.440 unità, +22,5 per cento rispetto al 2013) e la più piccola Volkswagen Polo (367.116 unità, -0,6 per cento).
Stabili anche quarto e quinto posto, occupati dalla tedesca Opel e dalla francese Peugeot, che fanno segnare crescite intorno al 3 per cento, mentre al sesto posto c’è il marchio premium tedesco Mercedes-Benz, che rispetto al 2013 ha venduto il 6,5 per cento in più e ha quindi superato la francese Citroën nella classifica generale. All’incremento di vendite della Mercedes-Benz hanno contribuito in modo decisivo la nuova Classe C e i modelli compatti Classe A, CLA e GLA, che appartenendo a un segmento inferiore e quindi meno costoso rispetto al resto della gamma tedesca si rivolgono a un numero più ampio di potenziali clienti.
Tra le case automobilistiche che in Europa hanno fatto segnare i risultati migliori del 2014 c’è la Nissan (parte del gruppo Renault Nissan), che con 705 mila auto e una crescita del 10,2 per cento si sta avvicinando all’obiettivo di scavalcare nel 2016 il brand Toyota (770 mila unità, +1,9 per cento), diventando il primo costruttore giapponese in Europa.
Un’altra marca del gruppo Renault-Nissan che nel 2014 ha registrato ottimi risultati è la rumena Dacia, che ha venduto quasi 419 mila auto con un incremento del 20,9 per cento su base annua. Questo notevole progresso è merito principalmente del SUV compatto low-cost Duster, che rispetto al 2013 è passato da 102 a 142 mila unità (+39,1 per cento) e ha così scalato la classifica delle auto più vendute in Europa dal 43simo al 26esimo posto, collocandosi davanti a un altro modello dello stesso brand, la Dacia Sandero (140 mila esemplari, +4,8 per cento). Il SUV Dacia Duster va molto bene anche in Italia, dove con 18.375 unità è stato il 19simo modello più venduto nel 2014.
Crescita a doppia cifra anche per la casa spagnola Seat (+12,8 per cento) – parte del gruppo Volkswagen – grazie all’arrivo sul mercato della nuova gamma León (135.740 unità, +57,7 per cento), una compatta realizzata sulla piattaforma meccanica MQB che il gruppo utilizza anche come base dei modelli Audi A3, Audi TT, Volkswagen Golf, Volkswagen Passat e Skoda Octavia. Nel 2014 è andata molto bene anche la giapponese Mazda (229mila, +17,2 per cento), aiutata soprattutto dal nuovo modello di berlina compatta Mazda3 e dal SUV CX-5, appartenente a un segmento che nell’ultimo decennio sta avendo grande successo tra il pubblico europeo.
Il brand di lusso italiano Maserati, parte del gruppo Fiat Chrysler (FCA), è quello ad aver registrato la crescita percentuale più alta (+260,1 per cento, con 5.798 unità vendute) grazie alle berline Quattroporte e Ghibli prodotte nello stabilimento di Grugliasco, in provincia di Torino. Un altro marchio del gruppo italo-americano guidato da Sergio Marchionne che è andato molto bene è Jeep, le cui vendite sono cresciute del 64,9 per cento (52.222 unità) grazie ai nuovi SUV Cherokee e Renegade. Quest’ultimo, realizzato a Melfi sulla stessa base meccanica della Fiat 500X, a dicembre 2014 è stato il decimo modello più venduto in Italia, con 1.806 unità (Fiat per questo motivo ha fatto mille nuove assunzioni a Melfi). L’aumento di vendite in Europa ha contribuito ai risultati record di Jeep nel 2014, che per la prima volta ha superato il milione di unità a livello globale. Nell’anno appena concluso, infatti, Jeep ha venduto nel mondo 1.017.019 auto (+39 per cento), di cui 692.348 (+41 per cento) nei soli Stati Uniti d’America; i piani di Fiat Chrysler Automobiles prevedono che Jeep continui a crescere sul mercato globale fino a 1,9 milioni di auto nel 2018, espandendosi soprattutto sui mercati di Cina e America meridionale.
Un altro marchio che nella strategia FCA dovrebbe crescere molto per aiutare il gruppo a passare globalmente da 4,7 milioni di auto nel 2014 a sette milioni nel 2018 è l’italiano Alfa Romeo, le cui vendite dovrebbero aumentare dalle 74mila unità del 2013 alle 400mila del 2018 grazie all’arrivo della nuova berlina 952 (detta anche Giulia, sarà presentata a giugno 2015 e arriverà sul mercato a fine anno), di un crossover realizzato sulla stessa base meccanica della 952 e di altri modelli di cui si sa ancora poco. Di là dai piani futuri, il 2014 non è stato un buon anno per Alfa Romeo: con una gamma fatta da appena tre modelli (Giulietta, 4C e MiTo), le vendite in Europa rispetto al 2013 sono calate dell’8,5 per cento a 59.948 auto, un valore assoluto inferiore di 176 unità rispetto a quello della casa tedesca Porsche (60.124 esemplari, +21,1 per cento) che pure produce auto molto più costose.
La classifica dei marchi più venduti in Europa nel 2014, quindi:
1. Volkswagen – 2,05 milioni (+1,5 per cento rispetto al 2013)
2. Renault – 1,37 milioni (+4,1 per cento)
3. Ford – 1,28 milioni (+0,3 per cento)
4. Opel – 1,05 milioni (+2,9 per cento)
5. Peugeot – 981 mila (+3,4 per cento)
6. Mercedes-Benz – 840 mila (+6,5 per cento)
7. Fiat – 820 mila (+0,4 per cento)
8. Citroën – 807 mila (+0,1 per cento)
9. Audi – 780 mila (+3,9 per cento)
10. Toyota – 770 mila (+1,9 per cento)
11. BMW – 735 mila (+4,4 per cento)
12. Nissan – 705 mila (+10,4 per cento)
13. Skoda – 690 mila (+8,8 per cento)
14. Hyundai – 659 mila (-2,5 per cento)
15. Kia – 568 mila (-1,4 per cento)
16. Dacia – 419 mila (+20,9 per cento)
17. Lada – 395 mila (-16 per cento)
18. Seat – 344 mila (+12,8 per cento)
19. Volvo – 277 mila (+10 per cento)
20. Mazda – 229 mila (+17,2 per cento)
21. Mitsubishi – 203 mila (+10,2 per cento)
28. Lancia – 70.350 (-3,5 per cento)
29. Porsche – 60.124 (+21,1 per cento)
30. Alfa Romeo – 59.948 (-8,5 per cento)
33. Jeep – 52.222 (+64,9 per cento)
34. Lexus – 51.420 (+24,6 per cento)
45. Infiniti – 13.274 (+17,1 per cento)
48. Tesla Motors – 8.733 (+120,7 per cento)
49. Maserati – 5.798 (+260,1 per cento)
50. Abarth – 4.037 (+11,8 per cento)
Dati: Focus2move
I modelli di auto più venduti in Europa nel 2014
Vengono da Germania e Francia i dieci modelli più venduti in Europa lo scorso anno, con l’eccezione del SUV giapponese Nissan Qashqai, prodotto a Sunderland (Regno Unito), della compatta ceca Skoda Octavia – costruita dal gruppo Volkswagen a Mlada Boleslav, nella Repubblica Ceca – e dell’utilitaria Volkswagen Polo, che pur essendo di marchio tedesco è prodotta a Pamplona, in Spagna.
Per trovare un modello con marchio italiano bisogna scorrere la classifica fino al 17simo posto della Fiat 500, che però è prodotta in Polonia, mentre la prima auto costruita in Italia è la Fiat Panda, al 23simo posto. Il 2014 è stato molto positivo per la MPV Fiat 500L prodotta a Kragujevac, Serbia, le cui vendite sono cresciute del 26,8 per cento. Con 61.586 unità (di cui 51.143 vendute in Italia) la Lancia Ypsilon è 78sima e rappresenta da sola l’87,5 per cento delle vendite totali del marchio.
La classifica dei modelli più venduti in Europa nel 2014, quindi:
1. Volkswagen Golf – 608.440 (+22,5 per cento)
2. Volkswagen Polo – 367.116 (-0,6 per cento)
3. Renault Clio – 346.737 (+6,4 per cento)
4. Ford Fiesta – 324.107 (+1,9 per cento)
5. Ford Focus – 278.226 (-12,7 per cento)
6. Opel Corsa – 266.640 (-0,5 per cento)
7. Nissan Qashqai – 250.316 (-3,2 per cento)
8. Skoda Octavia – 247.399 (+21,2 per cento)
9. Peugeot 208 – 237.754 (-9,2 per cento)
10. Opel Astra – 228.613 (-15,2 per cento)
11. Toyota Yaris – 222.652 (+29,2 per cento)
12. Audi A3 – 211.016 (+20,8 per cento)
13. Volkswagen Passat – 182.688 (-2,5 per cento)
14. BMW Serie 3 – 179.553 (-15,6 per cento)
15. Volkswagen Tiguan – 176.945 (-0,2 per cento)
16. Peugeot 308 – 166.455 (+54,9 per cento)
17. Fiat 500 – 165.342 (+1,6 per cento)
18. Kia Rio – 156.362 (0,5 per cento)
19. Mercedes-Benz Classe C – 156.169 (+17 per cento)
20. Citroën C3 – 154.604 (+5,5 per cento)
23. Fiat Panda – 152.016 (-0,5 per cento)
54. Fiat Punto – 92.202 (-17,5 per cento)
55. Fiat 500L – 92.023 (+26,8 per cento)
78. Lancia Ypsilon – 61.586 (+10,4 per cento)
Dati: Focus2move
foto: una Volkswagen Golf, coperta, al Los Angeles Auto Show del novembre 2014. (David McNew/Getty Images)