Un’altra nave di migranti abbandonata

La Guardia Costiera italiana ha preso il controllo della Ezadeen, una nave con a bordo circa 450 persone lasciata alla deriva al largo delle coste pugliesi

Martedì mattina la Guardia Costiera italiana ha annunciato di avere avviato i soccorsi e di avere assunto il controllo di un mercantile senza equipaggio diretto verso le coste pugliesi, a circa 40 miglia da capo di Leuca. La nave si chiama Ezadeen e si stima che a bordo abbia circa 450 migranti. A causa di un blackout era diventata ingovernabile e i soccorritori hanno lavorato per ore per imbarcare personale in grado di portarla su una rotta sicura. Sulla nave si sono calati tre operatori grazie all’intervento di un elicottero dell’Aeronautica Militare, mentre con un altro elicottero è stato possibile trasferire tre medici a bordo dalla nave islandese Tyr, che partecipa alle operazioni di pattugliamento delle coste europee nell’ambito del progetto FRONTEX. Le attività intorno alla nave sono complicate dal mare grosso, ma intorno alle 21 dovrebbe comunque raggiungere il porto di Corigliano Calabro (inizialmente era stata scelta come destinazione Crotone, ma a causa delle condizioni meteo si è scelto di modificare il porto di arrivo).

La Ezadeen è un mercantile lungo circa 70 metri e risulta essere registrato in Sierra Leone per conto di una azienda libanese, ma ci sono ancora verifiche da effettuare. La nave viene solitamente utilizzata per il trasporto di animali e avrebbe dovuto seguire una rotta tra Cipro e il sud della Francia. Le operazioni di soccorso sono state attivate in seguito alla segnalazione di una delle persone a bordo, forse un migrante, che via radio sarebbe riuscito a mandare un messaggio dicendo di essere alla deriva su un mercantile senza equipaggio e con l’impossibilità di governare l’imbarcazione.

L’emergenza per l’Ezadeen arriva a pochi giorni di distanza da un’altra operazione di soccorso di una nave cargo, la Blue Sky M, che trasportava più di 900 persone ed era stata abbandonata dall’equipaggio con l’autopilota inserito al largo delle coste italiane. La Guardia Costiera italiana insieme con la Marina Militare era intervenuta per ottenere il controllo della nave e portarla mercoledì scorso a Gallipoli, dove sono stati organizzati i soccorsi per i migranti, per lo più originari della Siria. Molti dettagli sulla vicenda della Blue Sky M sono ancora da chiarire: inizialmente dalla nave era arrivata la segnalazione di persone armate a bordo, e non è chiaro perché le autorità greche fossero in un primo momento intervenute lasciando poi la nave e annunciando che tutto risultava essere a posto a bordo.

Nelle settimane precedenti c’erano stati altri casi di navi cariche di migranti apparentemente lasciate alla deriva per raggiungere le coste europee, soprattutto italiane. La nave islandese Tyr, per esempio, è stata coinvolta in altre quattro operazioni simili a quelle che hanno interessato l’Ezadeen. L’Italia ha rinunciato di recente alla sua costosa attività di pattugliamento di “Mare Nostrum”, che prevedeva il controllo di ampie porzioni di mare per prestare soccorso ai migranti. L’attività di controllo è ora affidata a “Triton”, un’operazione avviata nell’ambito del progetto FRONTEX per il controllo dei confini europei. “Triton” prevede l’utilizzo di meno risorse e di conseguenza il controllo di porzioni ridotte del Mediterraneo.

Foto di Evangelos Patsis da Marine Traffic