Google News in Spagna sopravvive, circa

Il servizio è stato chiuso ma il motore di ricerca mostra ancora i link verso gli articoli nelle sue pagine dei risultati – con le anteprime – e mantiene un filtro "Notizie"

Da una settimana il servizio Google News non è più attivo in Spagna, ma la possibilità di trovare facilmente gli articoli pubblicati dai siti dei giornali spagnoli è rimasta sostanzialmente invariata. La decisione di Google di chiudere il suo aggregatore di notizie era stata assunta in seguito all’approvazione di una nuova legge sul diritto d’autore, fortemente voluta dagli editori spagnoli, che impone ai sistemi che aggregano articoli online di pagare per la pubblicazione dei brevi riassunti di anteprima delle notizie cui rimandano. Dallo scorso 16 dicembre chi prova ad accedere a Google News in Spagna viene rimandato a una pagina dove sono chiarite le motivazioni della chiusura del servizio, ma mentre l’aggregatore vero e proprio è sparito continuano a funzionare tutte le cose di contorno per trovare facilmente gli articoli online.

Google in Spagna continua, per esempio, a inserire nella sua pagina dei risultati un’area dedicata alle notizie che si chiama “En las noticias”, e che raccoglie link verso articoli di attualità in tema con le chiavi di ricerca inserite. Lo stesso box è disponibile in quasi tutte le versioni in altre lingue di Google, compresa quella in italiano dove comunque Google News continua a funzionare normalmente.

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Oltre alla segnalazione degli articoli nella sua pagina principale, Google continua anche a mostrare il filtro “Noticias” quando si è effettuata una ricerca. Cliccandoci sopra si finisce in una pagina dove sono elencati più link legati alla chiave di ricerca inserita nel passaggio precedente. In questo modo è possibile scorrere tutti i link verso gli articoli su un determinato tema e scegliere su quale sito di notizie proseguire la lettura.

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Google ha spiegato al sito di informazione Search Engine Land che le due funzioni continueranno a esistere e che per ora non è prevista la loro rimozione. Tecnicamente Google News è quindi spento e le funzioni dell’aggregatore vero e proprio non ci sono più – non c’è una selezione e una gerarchia operata da Google, come in ogni homepage di Google News – ma il fatto che le notizie siano comunque accessibili e filtrate facilmente in ogni ricerca riduce sensibilmente il problema legato alla rimozione del servizio; e non implica un pagamento, almeno per quel che se ne sa adesso, visto che la nuova legge si rivolge esplicitamente agli aggregatori e non ai motori di ricerca.

Dopo la chiusura di Google News molti editori di giornali spagnoli, che inizialmente avevano sostenuto la nuova legge sul copyright, hanno chiesto al governo di rivedere parte del regolamento nel timore che senza il servizio di Google possano diminuire le visite ai loro siti. In effetti un calo sensibile delle visite provenienti dal motore di ricerca sembra che ci sia stato, ma in parte è stato compensato da un maggior numero di accessi diretti: dovendo fare a meno del servizio di Google, i lettori sono andati direttamente sui loro siti di notizie preferiti per cercarsi gli articoli da leggere.

Google negli anni ha avuto diversi problemi dovuti all’esistenza di Google News. Gli editori di diversi paesi hanno provato con cause legali, o facendo pressioni sui loro governi, a ottenere il pagamento dei diritti d’autore da parte dell’azienda statunitense. Secondo gli editori, la pubblicazione delle anteprime degli articoli costituisce un utilizzo parziale degli articoli stessi e quindi deve essere pagato. Contestano inoltre a Google il fatto di ricavare denaro dal suo servizio, perché nelle pagine dei risultati (quindi non quelle dell’aggregatore) del motore di ricerca vengono quasi sempre mostrati un richiamo a Google News e della pubblicità. Google ha sempre respinto richieste di questo tipo, ricordando che le anteprime servono solo per dare un’idea di ciò che il lettore troverà se cliccherà sul link nella pagina dei risultati. Google sostiene inoltre che la segnalazione con anteprime è una risorsa importante per portare più traffico verso i siti dei giornali.