• Mondo
  • Mercoledì 17 dicembre 2014

La prima donna vescovo della Chiesa d’Inghilterra

Si chiama Libby Lane e sarà vescovo di Stockport: è la prima nomina dopo la decisione del Sinodo anglicano

(PAUL ELLIS/AFP/Getty Images)
(PAUL ELLIS/AFP/Getty Images)

Quattro settimane dopo l’approvazione del provvedimento da parte del Sinodo generale che consente alle donne di essere ordinate vescovo nella Chiesa d’Inghilterra, è stata annunciata oggi la prima nomina: si tratta della reverendo Libby Lane. Lane sarà vescovo di Stockport, nella zona di Manchester, il cui posto è vacante dallo scorso maggio: si tratta di un ruolo relativamente minore, poiché è quello di vescovo suffraganeo, cioè di “assistente” a una diocesi principale (Chester, in questo caso) guidata a sua volta da un vescovo di gerarchia superiore. In quanto vescovo suffraganeo, Lane non avrà diritto a un posto nella Camera dei Lord. La prima donna vescovo con diritto a un seggio alla Camera dei Lord dovrebbe essere annunciata nel 2015.

Libby Lane ha 48 anni, ha due figli, è stata pastore nelle chiese di St. Peter, a Hale, e St. Elizabeth, ad Ashley, nella diocesi di Chester. Ha studiato a Manchester e all’Università di Oxford, è stata ordinata diacono nel 1993 e sacerdote nel 1994. Prima di parlare della sua nomina durante una conferenza stampa, Lane ha chiesto ai presenti un minuto di silenzio e preghiera per gli studenti uccisi da un attacco dei talebani in una scuola del Pakistan. Lane ha poi cominciato dicendo che si tratta «di un giorno straordinario per lei e di un giorno storico per la Chiesa».

La proposta per l’ordinazione delle donne vescovo aveva ricevuto un primo voto favorevole nel novembre del 2013 durante una riunione del sinodo. La proposta era stata formalmente presentata dal vescovo James Langstaff di Rochester, il quale aveva però detto che il grande merito del risultato della votazione doveva andare al nuovo arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che si era mostrato un convinto sostenitore della riforma, molto di più del predecessore Rowan Williams. Nel corso dell’ultimo anno, prima di diventare effettiva, la riforma ha superato diversi passaggi: è stata approvata al sinodo successivo, è stata ratificata dal Parlamento inglese e poi approvata dalla regina Elisabetta, capo della chiesa anglicana. Attualmente nella Chiesa d’Inghilterra ci sono 7.798 sacerdoti, di questi 1.781 sono donne. La possibilità di avere donne vescovo è già prassi in alcune delle comunità anglicane sparse per il mondo (Australia, Canada, India, Sudafrica e Stati Uniti) dove le donne vescovo sono 29.

Il primo ministro britannico David Cameron è sempre stato favorevole alla riforma, sostenendo che attraverso questa riforma si sarebbe anche riaffermata «la posizione della chiesa d’Inghilterra come una chiesa moderna». Quello di una chiesa più moderna è stato comunque l’argomento principale di tutti i sostenitori della modifica nel corso degli ultimi anni: John Sentamu, arcivescovo di York, ha per esempio detto che «discutere di qualsiasi cosa che non sia attrarre nuovi fedeli è come cambiare i mobili mentre la casa sta andando a fuoco». Dopo l’annuncio sulla nomina di Libby Lane, Cameron si è congratulato pubblicamente su Twitter: