Alfano: il video di Gazebo sugli scontri di Roma non smentisce la mia ricostruzione

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
29-10-2014 Roma, Italia
news
Manifestazione degli operai di Terni , Marcianise e Livorno. Nella foto Maurizio Landini
Vincenzo Livieri - LaPresse
29-10-2014 Rome, Italy
news
Demonstration of Terni, Livorno and Marcianise workers. In the pic Maurizio Landini
Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 29-10-2014 Roma, Italia news Manifestazione degli operai di Terni , Marcianise e Livorno. Nella foto Maurizio Landini Vincenzo Livieri - LaPresse 29-10-2014 Rome, Italy news Demonstration of Terni, Livorno and Marcianise workers. In the pic Maurizio Landini

Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, sta parlando alla Camera degli scontri del 29 ottobre a Roma tra la polizia e gli operai degli Acciai Speciali di Terni (AST) del gruppo ThyssenKrupp, a cui era presente anche il segretario della FIOM, Maurizio Landini e in cui erano rimasti feriti quattro manifestanti. Riguardo il video trasmesso domenica sera dalla trasmissione di Raitre Gazebo, che mostra un funzionario dire più volte “caricate!” quando i manifestanti vengono a contatto con la polizia, Alfano ha detto:

«Ho visto le immagini della trasmissione di Raitre Gazebo, non smentiscono la ricostruzione dei fatti offerta da me in Parlamento»

Il servizio di Gazebo sulla manifestazione e gli scontri inizia al minuto 14; la parte sugli scontri intorno alla mezz’ora.

Landini e diversi operai presenti avevano detto di essere stati caricati all’improvviso e senza alcun motivo; la questura aveva negato la carica parlando di «azione di contenimento» e spiegando che «i manifestanti volevano andare verso la stazione Termini, occupare lo scalo romano» e dicendo infine che avevano forzato il cordone degli agenti: «A questo punto le forze dell’ordine sono state costrette a fronteggiare un folto gruppo di persone per evitare che tale azione venisse portata a termine». La polizia aveva fatto sapere che erano stati tirati degli oggetti e che «quattro agenti e un funzionario di polizia» erano rimasti feriti.

Il giorno dopo il ministro dell’Interno Angelino Alfano, durante un’informativa al Senato, aveva sostanzialmente confermato la versione della polizia dicendo che ai manifestanti era stata negata l’autorizzazione per un corteo fino al ministero dello Sviluppo economico per «la preoccupazione che alcuni volessero dirigersi verso la stazione Termini», che un gruppo era andato verso via Solferino e che, deviato dalle forze dell’ordine, aveva tentato di dirigersi per altre strade verso la stazione. Nella sua ricostruzione Alfano aveva anche aggiunto che a quel punto erano iniziati i disordini e che era intervenuto Maurizio Landini contribuendo a riportare la calma.