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  • Martedì 4 novembre 2014

Gli elettori indecisi si convincono su internet?

Un nuovo studio dice che si sta raggiungendo un punto di svolta nei rapporti di forza tra tv e internet: in America, almeno

di Jackie Kucinich – Washington Post @JFKucinich

Campaign signs are seen outside a polling place as voters cast their ballots for the midterm elections in Washington, DC, November 4, 2014. AFP PHOTO / Saul LOEB (Photo credit should read SAUL LOEB/AFP/Getty Images)
Campaign signs are seen outside a polling place as voters cast their ballots for the midterm elections in Washington, DC, November 4, 2014. AFP PHOTO / Saul LOEB (Photo credit should read SAUL LOEB/AFP/Getty Images)

Nonostante siano stati bombardati dagli spot televisivi in questi ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni di metà mandato, gli elettori indecisi – sì, esistono – andranno su internet prima di decidere a chi dare il proprio voto.

In un nuovo studio dell’istituto repubblicano Public Opinion Strategies (POS), dell’istituto democratico Global Strategy Group (GSG) e di Google, è stato svolto un sondaggio tra gli elettori “persuadibili” di Colorado, Florida, Iowa, Louisiana e North Carolina, per scoprire da dove prendessero le informazioni sui candidati. Lo studio ha scoperto che il 50 per cento degli elettori sente parlare dei candidati in televisione, ma poi vanno su internet a cercare altre informazioni. Il 66 per cento degli elettori indecisi usa internet per esaminare i candidati, il 55 per cento lo usa per conoscere le loro posizioni su certi temi, e il 54 per cento dice che internet dà loro le informazioni di cui hanno bisogno prima che decidano chi votare. Alla fine di questa ricerca, il 47 per cento degli elettori indecisi ha detto che le cose che vedono o che leggono su internet influenzano il loro voto. Questi elettori iniziano anche a usare YouTube per prendere decisioni più informate. Di quelli intervistati, il 35 per cento ha detto di aver guardato video di notizie o trasmissioni politiche su YouTube, e il 28 per cento ha detto di aver guardato su internet un video di un candidato o di aver visitato il suo canale YouTube. Lo studio è stato condotto dal 14 al 22 ottobre tra 100 elettori indecisi o “tiepidi” sostenitori di un candidato per ciascuno dei cinque stati.

Quest’anno il POS, il GSG e Google avevano già diffuso una ricerca la cui conclusione era che gli Stati Uniti hanno raggiunto un “punto critico” nella sfida tra televisione e gli altri modi di guardare video. Sebbene le campagne elettorali abbiano iniziato a spostarsi verso internet, dipendono ancora pesantemente dai tradizionali spot televisivi. I nuovi risultati sono simili a quelli di un sondaggio del 2012 svolto sempre dal POS, dal GSG e da Google, in Florida, Ohio, Nevada, Virginia e Wisconsin nelle settimane finali della campagna elettorale per le presidenziali. Lo studio aveva scoperto che il 64 per cento degli elettori indecisi usava internet per verificare le affermazioni dei candidati, e che il 62 per cento di questi elettori credeva alle informazioni trovate su internet. Lo studio del 2012 concludeva dicendo: «Mentre le campagne elettorali si fanno la guerra per catturare l’attenzione degli elettori indecisi nelle settimane che portano al giorno delle elezioni, questi dati suggeriscono che internet è un mezzo fondamentale attraverso il quale raggiungerli in un momento in cui sono in cerca di informazioni e hanno voglia di ascoltare. Gli elettori indecisi sono su internet».

Foto: manifesti elettorali fuori da un seggio a Washington, il 4 novembre 2014 (SAUL LOEB/AFP/Getty Images)

©The Washington Post 2014