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  • Martedì 28 ottobre 2014

A Los Angeles i grattacieli saranno diversi

È stata abolito un vecchio regolamento che imponeva ai grattacieli di avere un tetto piatto; ora lo skyline della città potrebbe cambiare parecchio

Birds fly across the sky at daybreak over the downtown Los Angeles skyline on December 14, 2011. According to the state's Air Resources Board earlier this month, California has the worst air quality in the country, with 40 percent of pollution contributed by passenger cars and light-duty trucks. AFP PHOTO / Frederic J. BROWN (Photo credit should read FREDERIC J. BROWN/AFP/Getty Images)
Birds fly across the sky at daybreak over the downtown Los Angeles skyline on December 14, 2011. According to the state's Air Resources Board earlier this month, California has the worst air quality in the country, with 40 percent of pollution contributed by passenger cars and light-duty trucks. AFP PHOTO / Frederic J. BROWN (Photo credit should read FREDERIC J. BROWN/AFP/Getty Images)

A Los Angeles lo skyline del centro della città non assomiglia a quello di altre grandi città americane: i grattacieli ci sono ma si somigliano molto e i loro tetti sono tutti piatti, perché una direttiva dei vigili del fuoco fino a poco tempo fa non permetteva di costruire grattacieli privi di una pista di atterraggio per elicotteri sul tetto. Quindi niente cupole, niente guglie, niente antenne.

Come riporta un articolo del New York Times, i vigili del fuoco hanno accettato soltanto il mese scorso di abolire questa direttiva, chiamata Regulation 10, dopo quarant’anni: era stata creata nel 1974 per favorire i recuperi di emergenza in caso di incendi nei grattacieli, per salvare con gli elicotteri le persone intrappolate e scappate sui tetti. Da tempo gli architetti si lamentavano del fatto che, con le innovazioni della tecnologia antincendio, questo regolamento era diventato superfluo ed era la causa della mediocrità dell’architettura di Los Angeles.

Nell’articolo Michael K. Woo, preside della facoltà di Design Ambientale all’Università della California, spiega: «È un esempio di autocensura: qui gli architetti non sono in grado di pensare a modi creativi di costruire i tetti dei grattacieli». Il professor Woo, che aveva tentato di proporre questo cambiamento già sette anni fa, continua: «Alcune persone pensano che l’intera questione sia soltanto estetica, ma è molto più di così. Lo skyline è cruciale per l’identità della città e dopo quarant’anni gli architetti si sono conformati a questa prassi».

Il capo dei vigili di Los Angeles, Ralph M. Terrazas, ha spiegato in una lettera inviata al consiglio comunale che adesso le procedure di sicurezza sono cambiate: alle persone intrappolate in un edificio che sta bruciando viene consigliato di trovare un rifugio e non più di raggiungere il tetto. Nella lettera, Terrazas spiega anche che nei quarant’anni in cui la Regulation 10 è rimasta in vigore c’è stata solo un’occasione in cui gli elicotteri sono stati effettivamente utilizzati per evacuare persone intrappolate in un edificio: il 4 maggio del 1988 cinque persone furono salvate dall’incendio della First Interstate Bank. Terrazas ha però scritto che anche in quella occasione le persone «furono portate in salvo dagli elicotteri della polizia già presenti sul luogo, non da quelli dei vigili del fuoco».

Los Angeles era l’unica città degli Stati Uniti ad avere questo tipo di regolamentazione riguardo i tetti dei grattacieli. Il sindaco Eric Garcetti, annunciando l’annullamento della Regulation 10, l’ha definita «un’altra stupida regola di Los Angeles». Grazie alle nuove disposizioni, i costruttori di palazzi oltre i 22 metri potranno decidere di cambiare i tetti a proprio piacimento, provvedendo però a installare altre misure di sicurezza: ascensori ad alta velocità per i pompieri, una scala di emergenza e una videocamera fuori da ogni nuovo ascensore.

Questa novità non riguarda soltanto la regolamentazione edilizia ma è un grosso cambiamento per tutta Los Angeles: da anni si dice che la città abbia una specie di “complesso di inferiorità” a causa del suo skyline anonimo e criticato da molti. Brigham Yen, un agente immobiliare della città che tiene un blog, ha scritto: «Il centro di Los Angeles ha ora l’opportunità di disegnare uno skyline stupendo da vedere, con cupole che rafforzino la sua posizione di centro cittadino».

C’è anche qualche preoccupazione, comunque. Brenda A. Levin, un architetto che ha partecipato a molte ristrutturazioni dei palazzi storici della città, ha detto: «La questione sarà se l’annullamento della regolamentazione favorirà una crescita di grattacieli eleganti o una gara a chi costruirà il palazzo più alto della costa occidentale». La revisione della regola è stata infatti istituita a causa del Wilshire Grand Center, un grattacielo che stanno costruendo in centro città e che, una volta completato, sarà il più alto edificio della costa occidentale (circa 335 metri). L’architetto responsabile del progetto aveva chiesto due anni fa il permesso alla città di fare il tetto a cupola. Anche Patrick Butler, del dipartimento dei vigili del fuoco, ha scritto un articolo preoccupato sul Los Angeles Times riguardo all’annullamento della legge: «Mi preoccupo che l’annullamento del sindaco della “stupida regola” possa far diventare il nostro lavoro più difficile e i cittadini meno sicuri».

Attualmente ci sono 50mila persone che vivono nel centro di Los Angeles; solo dieci anni fa erano 10mila. In città 788 edifici sono considerati grattacieli e se ne stanno costruendo adesso altri 22: la maggior parte sono ammassati in centro.