Juncker e le donne della Commissione europea

Il presidente della Commissione si è detto imbarazzato perché nemmeno il suo paese - il Lussemburgo - ha presentato una candidatura femminile

Eurogroup President Jean Claude Junker talks during a news conference at the Informal European economic and financial affairs council in capital Nicosia, Cyprus, Friday, Sept. 14, 2012. Key participants in Europe's debt crisis are gathering in Cyprus to discuss the latest developments in Spain and Greece and the impact of the European Central Bank's plan to protect the euro. (AP Photo/Dimitri Messinis)
Eurogroup President Jean Claude Junker talks during a news conference at the Informal European economic and financial affairs council in capital Nicosia, Cyprus, Friday, Sept. 14, 2012. Key participants in Europe's debt crisis are gathering in Cyprus to discuss the latest developments in Spain and Greece and the impact of the European Central Bank's plan to protect the euro. (AP Photo/Dimitri Messinis)

La seduta plenaria del Parlamento europeo ha approvato la nuova Commissione Europea guidata da Jean-Claude Juncker con 423 voti favorevoli, 209 contrari e 67 astenuti. Poco prima della votazione, Juncker ha detto che era «ridicolo» che ci fossero solo 9 donne su 28 commissari (la rappresentanza di genere è dunque del 32 per cento) pur avendo lui per primo sollecitato i governi nazionali a presentare candidature femminili. I deputati lo hanno applaudito. E lui, che è lussemburghese, ha aggiunto:

«Sono un po’ in imbarazzo perché il Lussemburgo non ha nominato una donna. Nel breve periodo non sarò in grado di cambiare sesso».

La Commissione si riunirà per la prima volta il primo novembre. La sua funzione principale è quella di rappresentare gli interessi dell’Unione Europea, proponendo al Parlamento Europeo e al Consiglio Ue la legislazione da adottare. Deve poi assicurare che le leggi europee siano rispettate dagli stati membri e che i regolamenti siano attuati.