Il Nobel per l’Economia a Jean Tirole

L'economista francese dell'università di Tolosa premiato per i suoi studi sulle regolamentazioni del mercato nelle industrie con poche aziende, grandi e potenti

Il premio Nobel per l’Economia 2014 è stato assegnato a Jean Tirole, 61 anni, economista francese dell’università di Tolosa, “per le sue analisi del potere del mercato e delle sue regolamentazioni”.

Il sito del Nobel lo definisce “uno dei più influenti economisti del nostro tempo, che ha fatto importanti ricerche teoriche in un grande numero di aree ma soprattutto ha chiarito come comprendere e regolare industrie che girano attorno a poche aziende grandi e potenti”. Gli ultimi francesi a vincere il Nobel per l’Economia erano stati Gerard Debreu nel 1983 e Maurice Allais nel 1988.

Jean Tirole è un docente di economia all’Università “Toulouse 1 Capitole”, in Francia: durante la sua carriera accademica si è occupato prevalentemente di organizzazione industriale e teoria dei giochi, e del settore bancario e finanziario. I suoi studi più importanti e più citati a livello internazionale riguardano però la comprensione e la regolamentazione delle industrie formate da poche aziende, molto forti, o da quelle dominate del tutto da monopoli. Negli anni Ottanta gli studi di Tirole hanno dato un contributo significativo nella comprensione del fatto che, senza regole, i mercati di questo tipo tendono a produrre effetti socialmente sfavorevoli: per esempio producono prezzi di molto superiori a quelli motivati dai costi, oppure trasformano le aziende rendendole improduttive a causa della posizione dominante acquisita, che blocca l’accesso a nuove aziende più produttive.

L’intervista telefonica del sito del Nobel a Jean Tirole

Prima degli studi di Tirole, come spiega la giuria del Nobel, era generalmente ritenuto che gli stessi principi di regolamentazione – per esempio fissare un limite massimo dei prezzi per i monopolisti – fossero adeguati per tutti i tipi di industrie, comprese quelle con poche aziende. Tirole ha dimostrato con i suoi studi che questo tipo di regolamentazione può funzionare in alcuni casi ma generare effetti contrari a quelli desiderati, in altri casi: fissare un limite massimo nei prezzi, ha spiegato approfonditamente Tirole, può fornire alle imprese validi motivi per ridurre i costi – una cosa buona, per l’azienda – ma può anche portare a un eccesso di profitti – che è una cosa non buona per la società.

Riguardo alcune regolamentazioni improprie dei mercati da parte dei governi europei, e anche in materia di disoccupazione e di tutela del lavoro, Tirole aveva scritto nel 2003 un articolo – poi molto citato, anche in Italia – con Olivier Blanchard, un altro economista francese, in cui sosteneva il bisogno di limitare il controllo legale e giudiziario sui licenziamenti, e proponeva di sostituirlo con un onere finanziario per l’impresa, come forma di indennizzo.

Jean Tirole è nato il 9 agosto 1953 a Troyes, in Francia. Ha 61 anni, sei anni più giovane della media dei vincitori del premio Nobel per l’Economia del passato. Nel 1981 ha ottenuto un dottorato in Economia al Massachusetts Institute of Technology (MIT), a Cambridge, negli Stati Uniti. È direttore scientifico dell’Institut d’Économie Industrielle (IDEI), a Tolosa, in Francia. Tra i riconoscimenti ottenuti da Tirole nel corso della sua carriera accademica, c’è anche una laurea “ad honorem” in Scienze economiche e sociali ricevuta all’Università Degli Studi di Roma Tor Vergata, nel maggio 2012.

Vincendo il premio Nobel per l’Economia – tecnicamente non si tratta di un Nobel vero e proprio, ma del Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel – Tirole ha ottenuto un premio da 8 milioni di corone svedesi (circa 878 mila euro). Il riconoscimento è stato annunciato alle 13 da Staffan Normark, il segretario dell’Accademia reale delle Scienze di Svezia a Stoccolma, in Svezia. Un francese ha vinto quest’anno anche il premio Nobel per la Letteratura: Patrick Modiano.

foto: IMF Staff Photograph/Stephen Jaffe