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  • Mercoledì 8 ottobre 2014

I matrimoni gay hanno vinto, negli Stati Uniti?

Con le sentenze degli ultimi due giorni gli stati che lo permettono sono diventati maggioranza: erano appena sei solo quattro anni fa

Plaintiffs, Moudi Sbeity, left, and his partner Derek Kitchen kiss during a gay marriage rally Monday, Oct. 6, 2014, in Salt Lake City. Same-sex couples in Utah were celebrating after the U.S. Supreme Court on Monday cleared the way for gay marriages to begin in this state and 30 others. The high court on Monday rejected an appeal from Utah and four other states that had sought to bar weddings between gay couples. (AP Photo/Rick Bowmer)
Plaintiffs, Moudi Sbeity, left, and his partner Derek Kitchen kiss during a gay marriage rally Monday, Oct. 6, 2014, in Salt Lake City. Same-sex couples in Utah were celebrating after the U.S. Supreme Court on Monday cleared the way for gay marriages to begin in this state and 30 others. The high court on Monday rejected an appeal from Utah and four other states that had sought to bar weddings between gay couples. (AP Photo/Rick Bowmer)

Nel giro di pochi anni i matrimoni tra persone omosessuali sono diventati legittimi in oltre metà degli stati che costituiscono gli Stati Uniti, grazie a ripetuti interventi della Corte Suprema e di alcune corti federali, che hanno dichiarato incostituzionali o respinto i provvedimenti che dichiaravano illegittima la possibilità per due persone dello stesso sesso di sposarsi. Quattro anni fa, nel 2010, gli stati che la permettevano erano solo sei su cinquanta: ma soprattutto negli ultimi due anni, la situazione si è sostanzialmente capovolta, portando gli Stati Uniti a essere uno dei paesi in Occidente più progrediti sul tema, che continua a essere dibattuto e contro il quale ci sono grandi opposizioni soprattutto da parte dei conservatori.

Le ultime decisioni dei tribunali
Martedì 7 ottobre il Ninth Circuit of Appeals, la corte federale degli Stati Uniti che ha giurisdizione sugli appelli presentati in una decina di stati, California e Arizona compresi, ha dichiarato illegittimo il divieto di sposarsi tra persone dello stesso sesso in Idaho e nel Nevada, rendendo di fatto possibile il matrimonio gay. Il Nevada ha già annunciato che non si opporrà ulteriormente alla decisione dei giudici, mentre l’Idaho sta ancora valutando i prossimi passi da compiere.

La sentenza di martedì è arrivata un giorno dopo quella della Corte Suprema degli Stati Uniti, che ha deciso di non prendere in considerazione gli appelli provenienti da 11 stati e presentati in seguito alle sentenze dei tribunali che avevano dichiarato lecito il matrimonio tra persone omosessuali. La decisione di respingere i casi presentati ha reso automaticamente lecito il matrimonio gay in Indiana, Oklahoma, Utah, Virginia e Wisconsin, e implicato un rifiuto della Corte Suprema di opporsi alle scelte fatte dagli Stati. Per i sostenitori dei matrimoni tra persone dello stesso sesso si è trattato di un’importante vittoria, cui si è aggiunto l’annuncio del Colorado di consentirli nel proprio territorio.

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Dove c’è il matrimonio gay
Grazie alle recenti sentenze, le licenze di matrimonio tra persone dello stesso sesso sono concesse in 27 stati su 50 negli Stati Uniti (più il distretto federale di Washington, D.C.). Nella maggior parte dei casi la possibilità delle nozze gay è stata resa concreta da decisioni della Corte Suprema.

• California
• Colorado
• Connecticut
• Delaware
• District of Columbia
• Hawaii
• Illinois
• Indiana
• Iowa
• Maine
• Maryland
• Massachusetts
• New Mexico
• Minnesota
• Nevada
• New Hampshire
• New Jersey
• New York
• Oklahoma
• Oregon
• Pennsylvania
• Rhode Island
• Utah
• Vermont
• Virginia
• Washington
• Wisconsin

Stati in cui ci sono appelli
In diversi stati, i tribunali o le corti distrettuali federali competenti hanno emesso sentenze che di fatto annullano i divieti per il matrimonio tra persone omosessuali, ma in molti casi le autorità locali hanno deciso di appellarsi contro queste decisioni, e si attendono quindi i pronunciamenti di altri tribunali e se necessario della Corte Suprema. Attualmente in questi stati teoricamente potrebbero essere celebrati i matrimoni gay, ma spesso le autorità statali preferiscono attendere che sia completato il percorso giudiziario: in alcuni casi perché chi governa si oppone ai matrimoni gay, in altri perché nuove decisioni dei tribunali potrebbero rendere nulle le licenze concesse.

• Idaho
• Kansas
• North Carolina
• South Carolina
• West Virginia
• Wyoming
• Louisiana
• Florida
• Kentucky
• Arkansas
• Michigan
• Texas

Stati in cui ci sono ancora divieti
In un numero sempre più ridotto di stati sono ancora in vigore divieti espliciti che impediscono i matrimoni gay. In questi stati sono comunque in corso azioni legali per ottenere un annullamento dei divieti da parte dei tribunali, come avvenuto negli ultimi anni in diversi altri stati.

• Alabama
• Alaska
• Arizona
• Georgia
• Mississippi
• Missouri
• Montana
• Nebraska
• North Dakota
• Ohio
• South Dakota
• Tennessee

Ma è un fatto che nel giro di pochi anni una battaglia civile debole e di minoranza ha ottenuto un’accelerazione di successi che ha ribaltato la situazione e reso maggioritaria – nel più importante paese dell’Occidente – la possibilità di sposarsi tra persone dello stesso sesso, sanzionando un cambiamento culturale e incentivandone l’ulteriore estensione.

Nella foto, una manifestazione a Salt Lake City celebra la sentenza della Corte Suprema, lunedì scorso (AP Photo/Rick Bowmer)