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  • Martedì 16 settembre 2014

Proteste e scontri davanti al Parlamento di Kiev

Nel giorno della ratifica dell’accordo con l’UE e dell'approvazione di un disegno di legge sulla "lustrazione": un deputato è stato costretto a entrare in un cassonetto della spazzatura

Ukrainian protesters burn tires outside the Ukrainian parliament in Kiev, Ukraine Tuesday, Sept. 16, 2014. Protesters gathered outside the building to demand parliament pass a key reform bill. (AP Photo/Sergei Chuzavkov)
Ukrainian protesters burn tires outside the Ukrainian parliament in Kiev, Ukraine Tuesday, Sept. 16, 2014. Protesters gathered outside the building to demand parliament pass a key reform bill. (AP Photo/Sergei Chuzavkov)

Nel pomeriggio di martedì 16 settembre ci sono stati degli scontri fuori dal Parlamento di Kiev, in Ucraina, tra circa 70 militari della Guardia Nazionale e manifestanti nazionalisti della destra radicale, la maggior parte dei quali aveva il volto coperto. I manifestanti hanno cercato di entrare nell’edificio e trasportare all’interno dei cassonetti della spazzatura. Il palazzo è stato isolato, fuori dall’ingresso sono stati bruciati degli pneumatici e diverse persone sono state arrestate. Ci sono stati almeno tre feriti (due civili e un soldato della Guardia Nazionale), secondo quanto riferito dalla polizia di Kiev in un comunicato. Le proteste erano iniziate per chiedere al Parlamento l’approvazione di una legge sulla “purificazione” delle autorità.

Il cosiddetto disegno di legge di “lustrazione” è stato sostenuto in terza lettura da 231 membri del parlamento su 246: il minimo richiesto era di 226 voti. Il disegno di legge dovrà ora essere firmato dal presidente Petro Poroshenko: limiterà i diritti dei funzionari che hanno lavorato sotto la presidenza di Viktor Yanukovich e prevede l’esclusione dagli incarichi pubblici delle persone compromesse con il vecchio regime. Dopo il voto, i manifestanti hanno applaudito e all’uscita dal Parlamento hanno trascinato il deputato Vitaliy Zhuravsky – simbolo, per loro, del vecchio regime corrotto – costringendolo a entrare in un cassonetto della spazzatura e gettandogli addosso dell’acqua e uno pneumatico. Zhuravsky è un esponente del Partito delle Regioni dell’ex presidente Yanukovich, è stato anche vicesindaco di Kiev nel 2006 ed è stato tra i promotori di una controversa legge approvata a gennaio che restringeva le manifestazioni anti-governative.

Oggi il Parlamento europeo, in contemporanea col Parlamento ucraino, ha ratificato con 535 voti favorevoli, 127 contrari e 35 astenuti un accordo di libera associazione che porterà a maggiori rapporti politici e commerciali tra l’Ucraina e L’Unione Europea. Il Parlamento ucraino ha inoltre espresso parere favorevole su due progetti di legge che prevedono l’attribuzione di autonomie speciali alle regioni dell’est e un’amnistia per i filorussi che non siano perseguibili e che non abbiano commesso «omicidi, stupro e atti di terrorismo».