Facebook vuole fare concorrenza a YouTube?

Secondo il Wall Street Journal, la società di Zuckerberg sta cercando di convincere i creatori di video a postare contenuti sulla propria pagina: penalizzando YouTube

An office worker watches a video made in 1991 and posted on YouTube, featuring the US Republican Party Presidential hopefull Herman Cain performing a version of John Lennon's song "Imagine" with changed lyrics, on October 18, 2011 in Washington, DC. Cain was CEO of the Omaha-based restaurant chain Godfather's Pizza at the time of his recording release. The latest opinion polls give long-time front-runner Mitt Romney 26 percent for the Republican presidential nomination, with Cain only one point behind at 25 percent, well ahead of the next-placed Texas governor Rick Perry. AFP PHOTO/Mladen ANTONOV (Photo credit should read MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)
An office worker watches a video made in 1991 and posted on YouTube, featuring the US Republican Party Presidential hopefull Herman Cain performing a version of John Lennon's song "Imagine" with changed lyrics, on October 18, 2011 in Washington, DC. Cain was CEO of the Omaha-based restaurant chain Godfather's Pizza at the time of his recording release. The latest opinion polls give long-time front-runner Mitt Romney 26 percent for the Republican presidential nomination, with Cain only one point behind at 25 percent, well ahead of the next-placed Texas governor Rick Perry. AFP PHOTO/Mladen ANTONOV (Photo credit should read MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images)

Negli ultimi sei mesi, scrive il Wall Street Journal, Facebook ha contattato alcuni produttori di contenuti video per incoraggiarli a pubblicare cose su Facebook al posto che su YouTube, la piattaforma di video online più nota al mondo, e di proprietà di Google. Secondo il Wall Street Journal, l’intenzione di Facebook è quella di «diventare un distributore di video ancora più importante, cercando di spostare all’interno di sé un numero più alto di contenuti video». Una portavoce di Facebook contattata dal Wall Street Journal ha detto che l’azienda «è regolarmente in contatto con i produttori di contenuti – inclusi quelli video – riguardo come utilizzare al meglio le funzioni di Facebook». Non ha aggiunto altri dettagli. 

Ciascun utente di Facebook – anche un’azienda privata –  può scegliere di caricare video sulla propria pagina e condividere quelli postati da altri: recentemente alcuni produttori di video come i Maker Studios – di proprietà della Disney – e la Collective Digital Studio – che ha prodotto la nota serie dell’Annoying Orange – hanno cominciato a caricare i propri video su Facebook anziché utilizzare il lettore video di Facebook per YouTube, che permette di guardare video caricati su YouTube mentre si naviga all’interno del social network (ma potendo raggiungere il sito di YouTube con facilità).

Dean Alms, un dirigente di Milyoni – una società che cura la diffusione di video sui social network – ha detto: «credo che Facebook apprezzerebbe molto che la gente rimanesse nel sito, al posto che passare da lì a YouTube per guardare un video». Adam Dornbusch, il capo dei programmatori di GoPro, l’azienda che produce le omonime telecamere ad alta definizione, ha detto che Facebook sta studiando il modo per «cercare di fare soldi con questi contenuti» trasmettendo prima di essi dei video pubblicitari. Un’altra fonte del Wall Street Journal ha detto che Facebook diffonderà un prodotto specifico per aggregare le pubblicità ai propri video «entro l’anno». Al momento, YouTube gestisce circa il 20 per cento del mercato delle pubblicità legate ai video online, e permette ai propri inserzionisti diverse opzioni, fra le quali fare in modo che certi video sponsorizzati appaiano in cima ad alcune ricerche specifiche e all’interno degli elenchi dei video consigliati (YouTube gira poi parte di questi guadagni ai creatori dei video, cioè circa 20 o 25 dollari ogni mille pubblicità viste dagli utenti).

Nonostante alcuni dei produttori di video coinvolti da Facebook in alcuni test parlino molto bene dell’iniziativa, diversi dubitano del fatto che gli utenti del social network gradiranno che venga inserita della pubblicità prima dei video (su YouTube ci sono diverse opzioni a riguardo: molte di esse si possono saltare dopo circa cinque secondi). Secondo il Wall Street Journal, Facebook dovrà comunque mettersi d’accordo con i produttori per creare una efficace alternativa a YouTube.

foto: MLADEN ANTONOV/AFP/Getty Images