Le ultime foto da Gaza
Israele ha deciso di richiamare 16 mila riservisti e ampliare ancora le sue operazioni militari nella Striscia, che vanno avanti da oltre tre settimane
Nonostante le ripetute pressioni internazionali per una tregua a Gaza – aumentate ulteriormente di numero e forza dopo la notizia di un bombardamento israeliano di una scuola a Gaza, dove sono morte 20 persone – Israele ha deciso di richiamare 16 mila riservisti e di proseguire ed espandere le operazioni militari. La decisione è stata presa dopo una riunione di gabinetto durata cinque ore. Il presidente israeliano Benjamin Netanyahu ha detto: «Siamo determinati a completare questa missione con o senza un cessate il fuoco. Non accetterò alcuna proposta che non permetterà all’esercito di completare il suo importante compito per garantire la sicurezza di Israele». Netanyahu si riferiva alla distruzione dei tunnel sotterranei utilizzati dai combattenti palestinesi per entrare nel territorio israeliano. Nel corso del confitto Israele ha richiamato un totale di 86 mila riservisti.
Nella notte tra mercoledì e giovedì l’esercito israeliano ha portato avanti 19 bombardamenti, uccidendo almeno cinque palestinesi. Il ministro della Salute di Gaza – controllato da Hamas – ha detto che i palestinesi uccisi dall’inizio dell’operazione sono 1.364, tra cui 315 bambini e 166 donne. I feriti sono invece 6.785, tra cui 2.307 bambini e 1.529 donne. Oggi sono stati uccisi tre soldati israeliani a Khan Yunis, nel sud della Striscia, portando il numero dei soldati israeliani morti a 56; i civili israeliani uccisi nel conflitto sono invece tre. Per tutto il giorno è poi continuato il lancio di razzi da parte di Hamas, che ha ferito due persone a Kiryat Gat, tra cui una donna di trent’anni che è in gravi condizioni.
(attenzione: alcune foto possono essere impressionanti)
Nel frattempo la preoccupazione e le critiche verso la guerra sono sempre più numerose. Gli Stati Uniti hanno condannato il bombardamento della scuola a Jalabia, nonostante abbiano rifornito Israele con nuovi armamenti richiesti lo scorso 20 giugno. L’Alto commissario per i diritti umani dell’ONU Navi Pillay ha accusato Israele e Hamas di commettere crimini di guerra. Il quotidiano britannico Guardian ha messo in prima pagina una foto molto forte sul bombardamento nella scuola, titolando “The world stands disgraced”.