Fotografie da Arles

È iniziato in Francia il più importante festival di fotografia contemporanea, che si tiene ogni anno dal 1970

David Bailey, Mick Jagger, 1964. (Avec l’aimable autorisation de l’artiste )

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David Bailey, Mick Jagger, 1964. (Courtesy of the artist )
David Bailey, Mick Jagger, 1964. (Avec l’aimable autorisation de l’artiste ) --------------------------- David Bailey, Mick Jagger, 1964. (Courtesy of the artist )

Dal 7 luglio al 21 settembre si terrà ad Arles, in Francia, la 45esima edizione di Les Rencontres d’Arles, il più importante festival europeo dedicato alla fotografia. Il festival – fondato nel 1970 dal fotografo di Arles Lucien Clergue, dallo scrittore Michel Tournier e dallo storico Jean-Maurice Rouquette – comprende oltre 50 mostre di artisti affermati ed emergenti, esposte in molti luoghi della città, alcuni straordinariamente aperti per l’occasione .

Questa edizione si intitola Parade e sarà l’ultima curata da François Hebel, ex direttore della prestigiosa agenzia fotografica Magnum Photos di Parigi, che in passato si era già occupato delle edizioni dei Rencontres del 1986, del 1987 e poi dal 2002 al 2014. Hebel spiega che l’evento è pensato come «un’ultima parata per alcuni dei tanti amici che hanno dato forma alla recente storia del festival: Raymond Depardon, Christian Lacroix, Martin Parr, Lucien Clergue, Erik Kessels, Bill Hunt, Joan Fontcuberta, Luce Lebart. Dato che la nostalgia non è nel nostro stile, hanno offerto tutti nuove ed entusiasmanti proposte». A loro si aggiungono comunque molti altri artisti per la prima volta al festival, come Vik Muniz, Daile Kaplan e il regista svizzero Vincent Perez.

Tra le molte cose interessanti da vedere c’è una retrospettiva dedicata al fondatore dei Rencontres Lucien Clergue; una mostra di libri di fotografia cinesi, alcuni risalenti ai primi del Novecento, curata da Martin Parr; una raccolta di autocromie (una tecnica inventata dai fratelli Lumière nel 1903 per scattare immagini a colori) del fotografo francese Léon Gimpel, in cui bambini travestiti da soldati impersonano scene della Prima guerra mondiale. La collezione dello scrittore WM Hunt è dedicata soprattutto a immagini di gruppi e folle: squadre, parate, manifestazioni, assemblee, cerimonie; mentre Pop Photographica: Images and Objects di Daile Kaplan, direttrice del dipartimento di fotografia delle Auction Galleries a New York, comprende esclusivamente fotografie utilizzate per decorare oggetti: scatole, vestiti, cuscini. Oltre ai lavori più famosi come Stardust di David Bailey e Men and Women di Lucien Clergue, ci sono quelli dei tanti fotografi emergenti: Will Steacy, che racconta la vita dei giornalisti al Philadelphia Inquirer, e il sudcoreano Youngsoo Han, per i suoi reportage dopo la Guerra di Corea.

Durante la settimana di inaugurazione, che quest’anno si è tenuta dal 7 al 13 luglio, il festival organizza numerosissimi eventi e spettacoli. Per tutta la durata dei Rencontres è poi possibile partecipare a workshop e lezioni, prendere parte a visite guidate gratuite e sottoporre i propri lavori al parere di fotografi professionisti.