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  • Sabato 7 giugno 2014

Il secondo giorno di sciopero a San Paolo

I dipendenti della metropolitana della città più grande del Brasile chiedono un aumento salariale: ci sono stati scontri con la polizia

Subway train operators, along with some activists, clash with police at the Ana Rosa metro station on the second day of their metro strike in Sao Paulo, Brazil, Friday, June 6, 2014. The workers clashed with police as they tried to block other operators from breaking the strike. Overland commuter train operators went on strike Thursday, putting at risk the only means that most soccer fans will have to reach Itaquerao stadium ahead of next week's World Cup. (AP Photo/Nelson Antoine)
Subway train operators, along with some activists, clash with police at the Ana Rosa metro station on the second day of their metro strike in Sao Paulo, Brazil, Friday, June 6, 2014. The workers clashed with police as they tried to block other operators from breaking the strike. Overland commuter train operators went on strike Thursday, putting at risk the only means that most soccer fans will have to reach Itaquerao stadium ahead of next week's World Cup. (AP Photo/Nelson Antoine)

Venerdì 6 giugno, a San Paolo, la città più grande del Brasile con 20 milioni di abitanti, ci sono stati molti disagi causati da un altro giorno di sciopero dei lavoratori della metropolitana cittadina e da alcuni scontri tra i lavoratori in sciopero alla stazione “Ana Rosa” e la polizia, che è intervenuta con manganelli e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

I dipendenti del trasporto metropolitano chiedono un aumento salariale e hanno detto di avere intenzione di prolungare lo sciopero almeno fino a domenica (la protesta è iniziata giovedì). Il tribunale regionale del lavoro sta intanto valutando la legittimità delle richieste che il sindacato – il Sindicato dos Metroviários de São Paulo – ha rivolto all’azienda che gestisce la metropolitana di San Paolo. Il giornale brasiliano O Globo spiega che venerdì, dopo diversi tentativi di conciliazione tra le parti e dopo un incontro durato quasi tre ore, era stato proposto ai lavoratori un aumento salariale dell’8,8 per cento contro il 12,2 per cento richiesto dal sindacato (ma le richieste all’inizio della protesta erano molto più alte). Intanto il tribunale ha ordinato che il funzionamento regolare del trasporto metropolitano sia comunque garantito nelle ore di punta.

Ieri a San Paolo si è giocata una partita amichevole tra Brasile e Serbia, vinta dal Brasile 1-0, in uno stadio – il Morumbi, lo stadio della squadra di San Paolo – che non sarà utilizzato per il prossimo Mondiale in Brasile: lo stadio più vicino tra quelli che ospiteranno partite del Mondiale è l’Arena Corinthians, che sta nella periferia di San Paolo e sarà quello della partita di esordio tra Brasile-Croazia che si giocherà giovedì 12 giugno.

Nella giornata di giovedì la chiusura di circa la metà delle stazioni metro aveva indirettamente causato notevoli disagi alla circolazione stradale: per far fronte allo sciopero le autorità di San Paolo avevano sospeso la regola che stabilisce, in circostanze di normalità, un limite per le automobili ammesse nella parte centrale della città, e questo provvedimento aveva causato un ingorgo lungo 209 chilometri. In media ogni giorno 4 milioni di persone utilizzano il trasporto pubblico di San Paolo, e lo sciopero dei lavoratori della metro segue quello degli autisti di autobus dei giorni scorsi.

In Brasile una lunga serie di manifestazioni di protesta prosegue da circa un anno, principalmente motivate dalla rabbia di varie categorie di lavoratori per l’enorme quantità di denaro speso in vista dei Mondiali di calcio, che secondo molti sarebbe stato più utile per migliorare i servizi e affrontare la povertà e la corruzione diffuse nel paese. Le manifestazioni più grosse si sono tenute l’anno scorso e hanno visto la presenza di oltre un milione di persone. Sono continuate nei mesi successivi, anche se con minore partecipazione: quelle recenti più importanti si sono tenute lo scorso 15 maggio.