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  • Lunedì 14 aprile 2014

Un po’ di numeri sul calcio italiano

Per appassionati di calcio, dati e tabelle, dal rapporto annuale della FIGC: meno persone vanno allo stadio ma le società di Serie A incassano di più, per esempio

SIENA, ITALY - JANUARY 20: Fan of AC Siena during the Serie A match between AC Siena and UC Sampdoria at Stadio Artemio Franchi on January 20, 2013 in Siena, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
SIENA, ITALY - JANUARY 20: Fan of AC Siena during the Serie A match between AC Siena and UC Sampdoria at Stadio Artemio Franchi on January 20, 2013 in Siena, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Oggi è stato presentato “Report Calcio”, un rapporto annuale sulle attività della FIGC, l’associazione che gestisce i campionati professionistici italiani di calcio in Italia. Il documento contiene moltissimi dati sull’andamento del settore, molti dei quali rafforzano le convinzioni degli osservatori riguardo – per esempio – il numero di spettatori negli stadi (in calo), il peso dei diritti televisivi nei bilanci delle squadre di Serie A e B (in crescita) e il numero della società professioniste (eccessivo). I dati si riferiscono alla stagione 2012-2013, che si è conclusa nel giugno del 2013.

Secondo la FIGC, al 2013 sono tesserati alla federazione 1 milione e 98.450 calciatori tra dilettanti, membri delle giovanili e professionisti (ce n’è uno ogni 60 abitanti, in pratica), 34.409 arbitri e 20.510 allenatori. Secondo il rapporto, la principale fonte di ricavo per le società sono i diritti televisivi, che pesano mediamente per il 38 per cento delle entrate delle società (in Serie A è il 43 per cento), e il cui giro d’affari è arrivato a circa 1 miliardo e 37 milioni di euro (aumentando del 4,6 per cento rispetto alla stagione precedente). Il numero degli spettatori è calato del 6,4 per cento: nella stagione 2011-2012 erano stati più di 13 milioni, mentre in quella scorsa furono complessivamente circa 12 milioni e 300mila. La Serie A, in particolare, ha contato circa 8,6 milioni spettatori nel 2012-2013, ed è il quarto campionato europeo più partecipato dopo la Premier League (13,6 milioni), la Bundesliga (13,1) e la Liga (10,7): dietro la Serie A c’è la Ligue 1, il principale campionato francese, con 7,3 milioni di spettatori.

Il rapporto ha però stabilito che le entrate del calcio professionistico sono comunque aumentate dell’1,3 per cento (adesso sono di circa 2,69 miliardi di euro), e in particolare quelle delle società di Serie A del 7,5 per cento (ora sono 2,3 miliardi). Questi e altri dati economici hanno fatto dire al presidente della FIGC Giancarlo Abete che «abbiamo valori assoluti importanti», e che la federazione lavorerà per risolvere altri problemi come l’età media degli stadi (circa 64 anni, in Serie A) e il numero eccessivo di squadre professioniste (nella prossima stagione, con la creazione di un unico campionato di Lega Pro, passeranno da 111 a 102).

foto: Gabriele Maltinti/Getty Images