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  • Mercoledì 9 aprile 2014

La rissa nel Parlamento dell’Ucraina

Comunisti e nazionalisti se le sono date dopo una lite sulle occupazioni degli edifici governativi: foto e video

Members of Parliament of the Svoboda party fight with Members of Parliament of the Communist party in the Ukrainian parliament on April 8, 2014, during the debates focused on a law toughening responsibility for separatism. Ukraine's acting president said today he would treat Russian separatists who have seized buildings in the east of the country as "terrorists" who will be prosecuted with the full force of the law. AFP PHOTO/ YURIY KIRNICHNY (Photo credit should read YURIY KIRNICHNY/AFP/Getty Images)
Members of Parliament of the Svoboda party fight with Members of Parliament of the Communist party in the Ukrainian parliament on April 8, 2014, during the debates focused on a law toughening responsibility for separatism. Ukraine's acting president said today he would treat Russian separatists who have seized buildings in the east of the country as "terrorists" who will be prosecuted with the full force of the law. AFP PHOTO/ YURIY KIRNICHNY (Photo credit should read YURIY KIRNICHNY/AFP/Getty Images)

Martedì al Parlamento dell’Ucraina (Verkhovna Rada) è scoppiata una rissa piuttosto violenta tra alcuni deputati del partito comunista e del partito di estrema destra Svoboda. Secondo quanto ha riportato Reuters, la rissa è iniziata dopo che il deputato comunista Petro Symonenko ha accusato i nazionalisti – rappresentati principalmente dai deputati di Svoboda – di avere creato un pericoloso precedente occupando diversi edifici governativi durante le proteste del febbraio scorso a Kiev, che portarono successivamente alla sfiducia verso l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych: quel precedente, ha detto Symonenko, ha ispirato le recenti occupazioni degli edifici dei governi locali in alcune città dell’Ucraina orientale, tra cui Donetsk e Luhansk.

Negli ultimi giorni la situazione politica in Ucraina è diventata molte tesa: migliaia di manifestanti filo-russi hanno manifestato in diverse città orientali – Donetsk, Luhansk, Kharkiv, Dnipropetrovsk – per chiedere che in queste regioni, che sono a maggioranza filo-russa, si tenga un referendum sull’indipendenza simile a quello che si è tenuto in Crimea il 15 marzo scorso. La rissa di martedì non è il primo episodio di tensioni e nervosismi al Parlamento a Kiev, messo sotto pressione dalle spinte separatiste a est e dalla composizione piuttosto variegata della maggioranza parlamentare, che si è formata dopo la fine della presidenza di Yanukovych, e non tramite elezioni.