Papa Francesco ai terremotati dell’Aquila: «Jemo ‘nnanzi»

Cioè "andiamo avanti", in dialetto aquilano: l'ha detto ieri durante un'udienza generale in piazza San Pietro

Pope Francis waves as he leaves St. Peter's Square at the Vatican at the end of his weekly general audience on April 2, 2014. AFP PHOTO / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
Pope Francis waves as he leaves St. Peter's Square at the Vatican at the end of his weekly general audience on April 2, 2014. AFP PHOTO / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

Giovedì 3 aprile il quotidiano abruzzese Il Centro ha pubblicato sulla propria prima pagina il messaggio che Papa Francesco ha letto ieri durante l’udienza generale del mercoledì, rivolto a un’associazione di abitanti dell’Aquila chiamata “Jemo ‘nnanzi” (“andiamo avanti”, in dialetto aquilano) presente in piazza San Pietro. Fra tre giorni, domenica 6 aprile, saranno passati esattamente cinque anni dal terremoto che distrusse parte dell’Aquila e dei paesi limitrofi.

«Un pensiero speciale rivolgo al gruppo “Jemo ‘nnanzi”, dell’Aquila. Jemo ‘nnanzi, eh, andiamo avanti. A cinque anni dal terremoto che ha devastato la vostra città, mi unisco alla preghiera per le numerose vittime, e affido alla protezione della Madonna di Roio quanti ancora vivono nel disagio. Incoraggio tutti a tenere viva la speranza. La ricostruzione delle abitazioni si accompagni a quella delle chiese, che sono case di preghiera per tutti, e del patrimonio artistico, a cui è legato il rilancio del territorio. Jemo ‘nnanzi.»

foto: GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images