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  • Venerdì 28 marzo 2014

L’Olimpia Milano ai quarti di Eurolega

La squadra di basket più titolata d'Italia si è qualificata ai quarti di finale della più importante competizione europea, e non succedeva dal 1997

Il playmaker dell'Olimpia Milano, Daniel Hackett, in una partita contro l'Olimpiacos. Milano, 9 gennaio 2014
(Davide Spada - LaPresse)
Il playmaker dell'Olimpia Milano, Daniel Hackett, in una partita contro l'Olimpiacos. Milano, 9 gennaio 2014 (Davide Spada - LaPresse)

Da giovedì l’Olimpia Milano è matematicamente qualificata ai quarti di finale di Eurolega, il più importante torneo di basket in Europa (per i profani: l’Eurolega è la Champions League della pallacanestro). La qualificazione ai quarti, che l’Olimpia non raggiungeva dal 1997, è arrivata grazie alla vittoria dell’Olimpiacos Pireo contro Unicaja Malaga 80-63. Ora Milano si gioca il secondo posto nel suo girone, che potrebbe valere molto in vista del raggiungimento delle Final Four, le finali, che quest’anno si giocheranno proprio a Milano: sia perché le permetterebbe di evitare ai quarti due tra le favorite alla vittoria finale, il Real Madrid e il Cska Mosca, sia perché le permetterebbe di giocare in casa l’eventuale gara-5 dei quarti di finale.

Milano ha la possibilità già stasera di arrivare matematicamente seconda: dovrà battere il Fenerbahce oppure perdere con uno scarto minore di 5 punti (vale la differenza canestri nello scontro diretto). Attualmente il bilancio di Milano nel girone E della Top 16 è otto vittorie e tre sconfitte: si trova a -6 dalla prima in classifica, il fortissimo Barcellona, e a +4 dalle terze, Panathinaikos e Olimpiacos. L’Olimpia da gennaio sta andando benissimo e soprattutto non ha più perso in casa, al Forum di Assago di Milano. Una delle vittorie più inaspettate e spettacolari della fase Top 16 è stata sicuramente quella contro l’Olimpiacos Pireo, la squadra detentrice dell’Eurolega: la partita si è giocata al Forum di Assago lo scorso 9 gennaio e Milano ha vinto per 81 a 51.

Con le ultime cinque partite vinte consecutivamente in Europa, Milano ha eguagliato la miglior striscia in Eurolega dell’era Armani (2008-2009): e nella sua classifica attuale avrebbe potuto avere due punti in più, se non avesse preso un incredibile canestro da oltre metà campo all’ultimo secondo contro l’Efes Istanbul, nella partita giocata il 24 gennaio in Turchia (l’azione del canestro comincia al minuto 1.34).

L’Olimpia sta andando molto bene anche in campionato. Il 24 marzo, vincendo fuori casa contro Montegranaro, ha ottenuto la sua 13esima vittoria consecutiva. Tra le ragioni indicate dagli esperti e appassionati di basket per spiegare il periodo positivo dell’Olimpia c’è l’arrivo a Milano di Daniel Hackett, playmaker della nazionale italiana che fino alla fine del 2013 ha giocato nella Montepaschi Siena (la squadra che ha vinto gli ultimi sette scudetti e che negli ultimi 12 anni ha raggiunto per quattro volte le Final Four di Eurolega). In diversi pensano che Hackett abbia portato all’Olimpia una grande “mentalità vincente”, nonostante le sue statistiche personali ne abbiano leggermente risentito. Eppure Hackett era stato accolto con parecchia diffidenza a Milano: nella sua prima partita, giocata al Forum di Assago contro Cremona, i tifosi avevano esposto uno striscione con scritto: «Hackett, il passato non si può cancellare. Il benvenuto te lo dovrai meritare» (da quel momento l’Olimpia non ha più perso in campionato: Hackett se l’è meritato). Tra i migliori giocatori di quest’anno ci sono anche Keith Langford – il giocatore più offensivo dell’Olimpia – e gli italiani Alessandro Gentile e Niccolò Melli.

L’Olimpia – il cui proprietario dal giugno 2008 è il gruppo industriale di Giorgio Armani – è la squadra di pallacanestro più titolata d’Italia e una delle più vincenti in Europa. Da quasi vent’anni però ha smesso di vincere trofei importanti: l’ultimo scudetto risale alla stagione 1995-1996 (era l’anno di Gregor Fučka, Ferdinando Gentile, Dejan Bodiroga, Flavio Portaluppi, e l’allenatore era Boša Tanjević), mentre l’ultima Eurolega (allora si chiamava Coppa dei campioni) alla stagione 1987-1988.