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  • Sabato 15 febbraio 2014

La legge contro l’omosessualità in Uganda

Il presidente ha annunciato che la firmerà presto: prevede l'ergastolo per "atti omosessuali" e vieta di parlare dell'omosessualità se non per criticarla

Il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni ha annunciato che firmerà una controversa legge contro l’omosessualità approvata dal parlamento lo scorso dicembre. La legge prevede il carcere a vita per chiunque compia atti omosessuali e rende illegale parlare di omosessualità senza criticarla. Obbliga inoltre gli ugandesi a “riferire” alle autorità qualunque attività omosessuale dovessero notare.

Si è trattato di un improvviso cambio di posizione per Museveni, che lo scorso gennaio aveva duramente criticato il presidente del parlamento ugandese per aver fatto approvare la legge durante una riunione – lo scorso dicembre – dove non era presente il numero legale di deputati. Sempre a gennaio, Museveni aveva anche dichiarato che gli omosessuali sono malati, ma che non meritano di essere incarcerati o uccisi per il loro orientamento sessuale.

Nelle settimane successive, Museveni ha moderato le sue critiche ed è arrivato a dichiarare che avrebbe firmato la legge se una commissione di scienziati avesse fornito le prove che l’omosessualità non è genetica, ma che può essere “appresa” osservando comportamenti omosessuali. Associazioni e leader religiosi che hanno appoggiato la legge – in un paese in cui circa l’80 per cento della popolazione si dichiara cattolica o anglicana – sostengono che è necessaria per preservare la “fibra morale” del paese, impedendo all’omosessualità di diffondersi.

Venerdì 14 febbraio Museveni ha ricevuto il rapporto preparato da una decina di medici del ministero della Salute. Secondo gli esperti, l’omosessualità «non è una malattia, ma soltanto un comportamento anormale che può essere appreso tramite l’esperienza». Richard Tushemereirwe, consulente scientifico del presidente, ha dichiarato durante una conferenza stampa che «l’omosessualità ha serie conseguenze per la salute della popolazione e quindi non deve essere tollerata». Dopo la pubblicazione del rapporto, Museveni ha annunciato la sua intenzione di firmare la legge tramite alcuni tweet del suo portavoce.

In Uganda l’omosessualità è già illegale a causa di una vecchia legge che risale all’epoca coloniale, ma la nuova legge renderà molto più severe le pene e impedirà, di fatto, anche solo parlare dell’omosessualità senza criticarla. Lunedì 10 febbraio alcune decine di attivisti per i diritti degli omosessuali hanno protestato nella capitale del paese, Kampala.