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  • Venerdì 31 gennaio 2014

Il traffico pazzesco di Atlanta

Sono bastati pochi centimetri di neve perché molte persone restassero bloccate per oltre 20 ore, costrette a lasciare le auto e dormire per terra nei negozi vicini (foto)

Traffic inches along the connector of Interstate's 75 and 85 as snow blankets Metro Atlanta on Tuesday afternoon, Jan. 28, 2014 as seen from the Pryor Street overpass. Georgia Gov. Nathan Deal is preparing to declare a state of emergency as a winter storm coats the region with snow and ice. State transportation officials said a mass of commuters leaving downtown Atlanta at once created traffic jams on interstates and surface streets. (AP Photo/The Atlanta Journal-Constitution, Ben Gray)
Traffic inches along the connector of Interstate's 75 and 85 as snow blankets Metro Atlanta on Tuesday afternoon, Jan. 28, 2014 as seen from the Pryor Street overpass. Georgia Gov. Nathan Deal is preparing to declare a state of emergency as a winter storm coats the region with snow and ice. State transportation officials said a mass of commuters leaving downtown Atlanta at once created traffic jams on interstates and surface streets. (AP Photo/The Atlanta Journal-Constitution, Ben Gray)

Negli ultimi due giorni in diversi stati americani del sud ci sono stati parecchi disagi per il grande freddo e il brutto tempo: in realtà le nevicate non sono state particolarmente intense, con in media 7,6 centimetri di neve caduta, ma queste zone non sono attrezzate ad affrontare le emergenze dovute al freddo. Tra gli stati più colpiti c’è stata la Georgia e i disagi più intensi, specialmente legati al traffico, si sono verificati ad Atlanta, la capitale: qui in diverse strade di collegamento intorno alla città si sono create code di molti chilometri, e gli incidenti finora registrati sono stati circa 800, con 130 feriti e un morto. Le autorità locali avevano sottovalutato i disagi che si sarebbero prodotti. Per esempio, prima dell’inizio della nevicata il sindaco di Atlanta, Kasim Reed, aveva twittato questo messaggio: «Atlanta, siamo pronti per la nevicata».

Molte persone sono rimaste bloccate per ore 20 ore nel traffico: alcune di loro, scrive Business Insider, hanno abbandonato le macchine e hanno cercato un posto per dormire nei corridoi di negozi di alimentari. Solo venerdì le autorità locali hanno recuperato oltre 2000 automobili abbandonate per le strade. Alcune scene diffuse dai messaggi degli utenti Twitter, come qualcuno ha fatto notare, ricordano la serie tv di zombie The Walking Dead.

 

 

Conor Sen, giornalista che vive ad Atlanta ma cresciuto a Washington e Boston – due città decisamente più abituate ad affrontare i problemi causati dal freddo e dalla neve – ha raccontato in un articolo sul suo blog, poi ripreso dall’Atlantic, come sia stato possibile che 5 centimetri di neve si siano trasformati in un incubo per il traffico della città. Sen ha spiegato che una parte della responsabilità degli enormi ingorghi che si sono creati è degli stessi automobilisti, che in queste zone non sono abituati a guidare con la neve, anche se di pochi centimetri:

«Ero fuori a prendere il caffè ieri verso mezzogiorno, quando le cose hanno cominciato a mettersi male (in quel momento, al massimo, c’era poco più di un centimetro di neve a terra) e ho deciso di dirigermi in macchina verso casa mia, distante da lì 2 miglia, lungo un tratto dritto su una strada piuttosto larga. Ci ho messo circa mezz’ora. Una ragione è stata che l’automobilista davanti a me (con una targa del Tennessee) andava a 5 miglia all’ora [circa 8 chilometri all’ora] in una zona con un limite di velocità di 35 miglia all’ora [circa 56 chilometri all’ora] senza che ci fosse nessuna auto davanti. Ma anche con la mia macchina – un modello del 2013, con 10mila miglia fatte – ho slittato su un leggero tratto in salita che non era stato trattato con sabbia/sale/ghiaia»

Il problema si è trasformato presto in una polemica politica: i repubblicani hanno dato la colpa al governo locale della città (democratico), mentre i democratici hanno accusato dei disagi il governo federale (repubblicano): il problema, scrive Sen, è che non c’è collaborazione tra i tre livelli di governo – città, contea e stato – perché nessuno si fida dell’altro.

In Georgia è difficile sviluppare progetti condivisi a livello regionale. La popolazione di questo stato è raddoppiata negli ultimi 40-45 anni: coloro che vivono nel cuore urbano di Atlanta sono una minoranza rispetto alla popolazione rurale e residente a nord della città, che esercita l’influenza sul governo statale. Per esempio, il governo della Georgia non vuole finanziare il sistema ferroviario di Atlanta, costringendo molti residenti della capitale a non poter fare affidamento sul servizio pubblico e a dipendere molto dalle auto. Sen scrive anche che negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo: alcune contee prima governate dai repubblicani sono diventate democratiche, alleviando alcune delle tensioni razziali che ancora esistono negli stati americani del sud; inoltre il governo locale di Atlanta ha iniziato a finanziare alcuni progetti infrastrutturali legati ai trasporti, come la costruzione di una nuova linea di tram, e a discutere di altri, come l’estensione a nord ed est del traffico della linea ferroviaria cittadina.