L’ultimo concerto dei Beatles

Era il 30 gennaio del 1969, 45 anni fa, sul tetto della Apple Records a Londra: e diventò leggendario

Pop group The Beatles, waving to screaming fans en route to Boston airport, America, from left to right, George Harrison, Ringo Starr, John Lennon and Paul McCartney, on August 12, 1966. (Photo by Daily Express/Archive Photos/Getty Images)
Pop group The Beatles, waving to screaming fans en route to Boston airport, America, from left to right, George Harrison, Ringo Starr, John Lennon and Paul McCartney, on August 12, 1966. (Photo by Daily Express/Archive Photos/Getty Images)

L’ultimo concerto dei Beatles, il 30 gennaio del 1969, non lo videro in molti: suonarono sul tetto della sede della Apple Records, al numero tre di Savile Row, una stretta strada del centro di Londra. Fu il primo concerto da quando i Beatles, nell’agosto del 1966, avevano deciso di non suonare più dal vivo; anticipò solo di un anno lo scioglimento del gruppo. L’esibizione non fu pensata per essere un vero e proprio concerto, non era dedicato ai fan, ma era stato progettato per essere filmato e inserito nel film-documentario Let it be, che i Beatles stavano preparando.

Per questa ragione il concerto fu registrato in otto tracce dagli studi della Apple Records, qualche piano sotto a dove il gruppo stava suonando: la qualità di tutte le registrazioni audio è di conseguenza molto alta. I Beatles avevano anche predisposto le telecamere sul tetto, in strada, e nella reception dell’edificio: il montaggio del concerto mostra anche le reazioni sorprese dei passanti, che si assieparono sui marciapiedi guardando all’insù, e l’arrivo della polizia che cercò di interrompere il concerto per disturbo della quiete pubblica.

Paul McCartney ha descritto così il concerto:

Decidedemmo di suonare tutte le cose che avevamo provato e registrarle. Se avessimo ottenuto delle buone registrazioni allora le avremmo usate, altrimenti avremmo usato delle altre versioni che avevamo registrato di sotto, nel seminterrato. Fu molto divertente perchè eravamo all’aperto, che era inusuale per noi. Non avevamo suonato all’aperto per un sacco di tempo. Era una location molto strana, non c’era pubblico a parte Vicki Wickham e pochi altri. Stavamo suonando virtualmente per nessuno, solo per il cielo, era piuttosto bello.

Il luogo del concerto – che diventò poi leggendario – fu deciso all’ultimo minuto. Altri posti erano stati presi in considerazione senza che si riuscisse a trovare un accordo tra i membri del gruppo; il concerto avvenne quando le relazioni tra i quattro membri del gruppo erano deteriorate: restare sul tetto dello stesso edificio nel quale stavano registrando avrebbe permesso di finire i lavori più velocemente. Tuttavia era gennaio, faceva freddo ed era molto umido: per questo motivo Lennon indossò una pelliccia di sua moglie Yoko Ono, che era piuttosto buffa indossata da lui. I Beatles suonarono cinque canzoni, ripetendole diverse volte, come si fa quando si registra un disco: “Get back” fu suonata tre volte, “Don’t let me down” e “I’ve got a feeling” furono suonate due volte e “One after 909” e “Dig a pony” furono suonate una sola volta. Tutta l’esibizione durò poco più di quaranta minuti. Alla fine la polizia, che nel frattempo era arrivata sul tetto, fece pressione affinché gli amplificatori venissero spenti e il concerto finì quasi all’improvviso, così come era cominciato. L’ultima frase pronunciata da John Lennon prima che i microfoni venissero spenti fu: “vorrei ringraziare tutti da parte nostra e del gruppo, spero che abbiamo passato l’audizione”.

Il video del concerto:

https://vimeo.com/95681569

Get back, suonata sul tetto: