L’alluvione in Emilia, una settimana dopo

Passata l'emergenza e fatte defluire le acque, nei comuni della provincia di Modena si lavora per ripulire dal fango e ripristinare le strade, mentre si fa la conta dei danni

A distanza di una settimana dall’alluvione in provincia di Modena la situazione è migliorata, per lo meno per quanto riguarda la viabilità e il deflusso delle acque che avevano inondato alcuni comuni in seguito all’esondazione del fiume Secchia. Tra i centri maggiormente interessati dall’alluvione ci sono stati Bomporto, Staggia, Villavara e Bastiglia. Centinaia di persone hanno dovuto trascorrere buona parte della settimana scorsa nei centri di accoglienza o da amici e parenti. Molte case rimaste isolate dall’acqua sono state evacuate utilizzando elicotteri e gommoni.

Nell’area tra Bastiglia e Bomporto sono in corso i lavori per ripristinare un argine del canale Naviglio, abbattuto per consentire alle acque che avevano sommerso vie e campi di defluire. I tecnici hanno verificato che nel punto di scolo non c’era più passaggio d’acqua e che era quindi possibile intervenire per richiudere la protezione sul lato del canale.

Come spiega la Gazzetta di Modena, negli ultimi giorni buona parte delle strade in cui la circolazione era stata sospesa sono state riaperte al traffico. La strada tra Albareto e Bastiglia sull’argine destro del Secchia è nuovamente aperta in entrambi i sensi di marcia. La strada provinciale 2 è di nuovo percorribile tra Bomporto e Navicello, cosa che consente di raggiungere senza particolari problemi Modena e la parte nord della provincia. La statale 12 è stata riaperta nel tratto tra Bastiglia e Modena, anche se per ora è vietato il passaggio dei camion.

Il ponte tra Bomporto e Ravarino sulla provinciale 1 è invece chiuso, perché la strada viene utilizzata per il passaggio dei mezzi che si stanno occupando della pulizia delle strade e delle case tra Bomporto e Bastiglia. Tra Modena e San Matteo non è percorribile la statale 12: nella zona sono in corso lavori sull’argine del fiume Secchia.

Numerose squadre e volontari sono al lavoro per ripulire strade e abitazioni interessate dall’alluvione nel modenese. Fino a ora, riferisce sempre la Gazzetta di Modena, sono state recuperate e smaltite negli appositi impianti circa 86 tonnellate di fanghi liquidi tra Bastiglia e Bomporto. Nei due centri sono state allestite anche due aree provvisorie per accumulare i rifiuti solidi e si stima che fino a ora siano state conferite circa 100 tonnellate di immondizia.

A Bastiglia l’Enel ha sostituito buona parte dei contatori per l’energia elettrica danneggiati dall’alluvione e sono state ripristinate le forniture di corrente in quasi tutte le abitazioni. Lunedì 27 gennaio in città hanno anche riaperto le scuole, con qualche disagio per la mancata agibilità di tutte le strutture.

 

Oltre ai lavori di pulizia e risistemazione, nelle zone dell’alluvione si iniziano a fare i conti dei danni subiti. La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione una serie di schede sulle quali indicare i danni e la natura di richiesta di risarcimento. I moduli disponibili sono per segnalare i danni al patrimonio pubblico, alle abitazioni e alle attività economiche e produttive.

 

La settimana scorsa Vasco Errani (PD), il presidente della Regione, ha richiesto al governo il riconoscimento dello stato di emergenza per diversi comuni del modenese, in modo da ottenere il prima possibile le risorse economiche per affrontare l’emergenza. Un primo rapporto sui danni sarà esaminato dal governo nel corso dei prossimi giorni. Franco Gabrielli, il capo della Protezione civile, ha visitato le zone dell’alluvione domenica 26 gennaio e ha confermato che “saranno riconosciuti i danni” anche se “le casse della Protezione civile sono vuote per le tante emergenze in corso”.