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  • Venerdì 24 gennaio 2014

Le ultime sull’alluvione nel modenese

Si lavora per fare defluire le acque dai centri abitati e ripristinare le strade interrotte; il presidente dell'Emilia Romagna ha chiesto la sospensione di tasse e imposte

Da sei giorni alcuni paesi nella provincia di Modena sono allagati a causa delle piogge copiose cadute durante lo scorso fine settimana. La rottura di un argine del fiume Secchia a inizio settimana ha causato un’alluvione in un’ampia zona che comprende i comuni e le frazioni di Bomporto, Staggia, Villavara e Bastiglia. Centinaia di persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni e da giorni si cerca un disperso, caduto lunedì in acqua a Bastiglia mentre su un gommone stava cercando di aiutare alcuni concittadini.

Negli ultimi giorni le piogge intense si sono fermate quindi le cose nel modenese sono migliorate nella maggior parte dei centri, ma la popolazione deve affrontare ancora numerosi problemi. La situazione più complessa è a Bomporto, comune di circa 10mila abitanti a nord-est di Modena e stretto tra i fiumi Secchia e Panaro. Alcune vie e piazze sono state allagate e le autorità locali insieme con la protezione civile sono al lavoro per favorire il deflusso dell’acqua, abbassando temporaneamente uno degli argini del canale Naviglio che passa in città. Il canale si trova a un livello inferiore rispetto a quello delle zone allagate, quindi può essere sfruttato per lo scolo delle acque.

Come spiega la Gazzetta di Modena, nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 gennaio sono continuate le operazioni di abbassamento dell’argine. In piazza Roma, che era stata completamente allagata, nelle prime ore del mattino c’erano ancora circa 30 centimetri di acqua. I lavori per fare defluire l’acqua proseguiranno nella mattina di venerdì. A Bomporto ci sono almeno 200 persone che per ora non possono rientrare nelle loro case per motivi di sicurezza. È stata delimitata una “zona blu” nel centro del comune nella quale è vietato l’accesso fino al completamento delle più importanti operazioni di bonifica. Seguiranno poi i lavori di pulizia delle strade e di rimozione dei detriti portati dalle acque.

Anche nel comune di Bastiglia, a circa 12 km a nord di Modena e compreso tra Secchia e Panaro, ci sono diverse aree ancora allagate. In centro ci sono vie con 80 centimetri di acqua e sono in corso i lavori per favorirne il deflusso. A San Prospero, Ravarino, Camposanto e San Felice la situazione è meno grave e si sta lavorando per ripulire vie e piazze.

L’alluvione ha causato l’interruzione di diversi tratti di strada. La statale 12 è rimasta danneggiata per un tratto lungo circa 1,5 chilometri tra Bastiglia e San Matteo di Modena, ma sono stati comunque già attivati i lavori per rimetterla in sesto. La strada provinciale 1 tra Sorbana e Bomporto è stata riaperta, rendendo più semplici i collegamenti via terra tra i due centri, dopo giorni di chiusura. La strada provinciale 2 è nuovamente aperta al traffico, non più solo a quello dei residenti come era avvenuto nei giorni scorsi. Resta non praticabile solamente il tratto tra Bomporto e Modena, ma dopo alcune verifiche tecniche dovrebbe essere riaperto in tempi brevi.

La causa principale dell’alluvione nel modenese è stato il cedimento in un punto dell’argine del fiume Secchia, che ha richiesto tempo per essere ripristinato. Per questo motivo circa cinquanta persone, tra tecnici e volontari, hanno avviato il controllo degli argini del fiume nella provincia di Modena, estendendo i controlli al fiume Panaro.

Il presidente dell’Emilia Romagna, Vasco Errani, ha chiesto al governo che siano sospese per sei mesi tasse e imposte per le persone che vivono nelle zone del modenese interessate dall’alluvione. A inizio settimana Errani aveva chiesto al governo lo stato di emergenza.