• Mondo
  • Sabato 14 dicembre 2013

La Große Koalition si farà

Sono stati annunciati i risultati della consultazione tra gli iscritti della SPD: i tre quarti hanno votato a favore dell'accordo con la CDU di Angela Merkel (che ha ceduto su un bel po' di cose)

Sabato 14 dicembre è stato annunciato il risultato del referendum tra gli iscritti alla SPD, il partito socialdemocratico tedesco, sull’accordo di coalizione con i conservatori del cancelliere Angela Merkel, la cosiddetta Unione (l’alleanza formata dall’Unione Cristiano Democratica, CDU, e dall’Unione Cristiano-Sociale della Baviera, CSU). Merkel ha vinto le ultime elezioni lo scorso settembre, ma senza ottenere i voti sufficienti a formare un governo autonomo. Al referendum hanno votato circa 370 mila iscritti al SPD, il 78 per cento del totale. Il “sì” ha ottenuto il 75 per cento dei voti, in una consultazione che aveva un effetto vincolante per il partito.

L’accordo per formare un governo di “grande coalizione”, o, come si dice in tedesco, di Große Koalition, era stato raggiunto il 27 novembre. L’intesa si basava su un corposo programma, lungo 185 pagine (qui il PDF, in tedesco). Nel programma sono delineate gran parte delle linee di condotta e molti dei singoli provvedimenti che dovrà seguire il governo di coalizione.

Merkel aveva vinto le elezioni lo scorso settembre con il 41,5 per cento dei consensi e aveva mancato la maggioranza assoluta per soli cinque seggi, un risultato che un singolo partito non ottiene in Germania dal 1957 (all’epoca la CDU ottenne da sola la maggioranza assoluta dei voti e Konrad Adenauer venne eletto cancelliere). Il principale alleato della CDU/CSU nella passata legislatura, inoltre, i liberali del FDP, non sono riusciti a raggiungere la soglia di sbarramento e sono rimasti fuori dal parlamento. Nonostante la vittoria, quindi, Merkel non è riuscita ad ottenere abbastanza voti per formare un governo ed è stata costretta ad accordarsi con la SPD.

Merkel resterà cancelliere, cioè capo del governo – è il suo terzo mandato consecutivo – ma ha dovuto fare molte concessioni alla SPD. I ministri dovrebbero essere annunciati domani e alcuni dei più importanti (probabilmente Economia, Lavoro, Esteri, Giustizia, Famiglia e Ambiente) saranno assegnati proprio alla SPD. L’accordo inoltre prevede l’accoglimento di altri punti fortemente voluti dalla SPD, in particolare l’introduzione di un salario minimo – un provvedimento su cui la SPD aveva puntato molto in campagna elettorale – e una serie di agevolazioni per il pensionamento anticipato. I socialdemocratici hanno però dovuto rinunciare a un aumento delle imposte per i redditi più alti. Lunedì 16 dicembre l’accordo dovrebbe venire firmato ufficialmente dai leader dei due partiti, mentre già martedì Merkel dovrebbe venire eletta nuovo cancelliere dal parlamento tedesco.