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  • Lunedì 9 dicembre 2013

La storia della statua di Lenin di Kiev

Di quella abbattuta domenica, che era da tempo vittima di attacchi e ritocchi fotografici, e delle cinque rimaste in Ucraina

Ukrainian protesters smash a statue of Vladimir Lenin with a sledgehammer, in central Kiev, Ukraine, Sunday, Dec. 8, 2013. Anti-government protesters have toppled the statue of Bolshevik leader Vladimir Lenin in central Kiev amid huge protests gripping Ukraine. A group of protesters dragged down and decapitated the landmark statue Sunday evening after hundreds of thousands of others took to the streets to denounce the government's move away from Europe and toward Moscow (AP Photo/Efrem Lukatsky)
Ukrainian protesters smash a statue of Vladimir Lenin with a sledgehammer, in central Kiev, Ukraine, Sunday, Dec. 8, 2013. Anti-government protesters have toppled the statue of Bolshevik leader Vladimir Lenin in central Kiev amid huge protests gripping Ukraine. A group of protesters dragged down and decapitated the landmark statue Sunday evening after hundreds of thousands of others took to the streets to denounce the government's move away from Europe and toward Moscow (AP Photo/Efrem Lukatsky)

Domenica scorsa, durante la “marcia di un milione” che ha avuto luogo a Kiev, in Ucraina, i manifestanti contro il governo hanno abbattuto una statua raffigurante Vladimir Ilic “Lenin”, storico leader della rivoluzione bolscevica del 1917 in Russia e del movimento comunista. Monumenti e statue dedicate a Lenin erano stati innalzati nello scorso secolo in tutti i paesi dell’alleanza europea filosovietica: Uri Friedman ha raccontato sull’Atlantic la storia della statua di Kiev, che è stata tirata giù dal suo piedistallo e successivamente ridotta in pezzi.

Ukraine ProtestLa statua, alta più di tre metri, fu realizzata per essere esibita nel padiglione sovietico all’Esposizione universale di New York del 1939. Lo scultore si chiamava Sergey Merkurov, ed è lo stesso che aveva eseguito il calco del volto di Lenin, la notte della sua morte, nel 1924. Nel 1946 la statua fu spostata a Kiev, allora l’unica capitale di uno stato dell’URSS a non ospitarne una.
La statua sopravvisse alla caduta dell’Unione Sovietica, ma negli ultimi anni il suo destino è stato oggetto di un dibattito che ha visto scontrarsi i sostenitori del Partito Nazionalista, ostili a qualsiasi influenza russa, e quelli del Partito Comunista, che invece si opponevano alla sua rimozione. Nel 2009 il volto della statua fu danneggiato da un atto vandalico rivendicato dai nazionalisti, in seguito al quale alcuni volontari del Partito Comunista si organizzarono per difenderla. In un filmato promozionale per gli Europei di calcio del 2012, che si sono svolti in Polonia e Ucraina, la statua venne addirittura cancellata al computer da un’inquadratura che mostrava piazza Besarabsky, dove si trovava.
In realtà, negli ultimi quattro anni sono state dodici le statue di Lenin abbattute in Ucraina, ma la copertura mediatica delle recenti proteste ha dato maggiore risalto a questo episodio in particolare, che è stato prontamente assunto a simbolo delle manifestazioni. Tuttora, le statue di Lenin presenti in Ucraina sono cinque (due furono erette nel 2008, in occasione del 139° anniversario della sua nascita), e nel 2010 il Partito Comunista Ucraino ne ha persino inaugurata una a Zaporizhya, nell’Ucraina sud-orientale, dedicata al dittatore Stalin, che guidò l’URSS dal 1924 al 1953.