L’uomo delle GIF

Il New York Times racconta la storia di Tim Burke, che guarda eventi sportivi per 14 ore al giorno e ne tira fuori le brevi scene che poi girano un sacco online

Deadspin è un sito sportivo del gruppo editoriale di Gawker, un celebre blog-aggregatore fondato a New York nel 2002 da Nick Denton. Si occupa soprattutto di sport americani e ha un taglio ironico e sarcastico, come è tipico dei siti del gruppo. Deadspin pubblica spesso foto o brevi video, ma è famoso anche per le sue GIF animate, che utilizzano un formato di file per la compressione delle immagini inventato nel 1987, usate intensamente negli anni Novanta prima di diventare anacronistiche con l’ascesa di video di maggiore qualità: ma tornate molto diffuse e di moda negli ultimi anni. Le GIF animate sono formate normalmente da una serie di immagini che si ripete in rapida successione, con l’effetto di un breve filmato in riproduzione continua. Il New York Times è andato a intervistare Tim Burke, il redattore di Deadspin che si occupa di produrre gran parte delle GIF, e ha raccontato il modo in cui lavora.

Burke ha 35 anni e abita a St.Petersburg, in Florida. Ha un approccio al suo lavoro che il New York Times definisce “da aspirapolvere”: sta seduto quasi tutto il giorno in una stanza di casa sua e guarda contemporaneamente decine di incontri di sport diversi. I giornalisti sportivi conoscono bene la sua abilità. Burke, dice il redattore sportivo di BuzzFeed Ben Mathis-Lilley, è in grado di tenere sotto controllo tutti gli incontri dei principali sport americani, ma se ne esce fuori anche con materiali dalle serie minori e dal resto del mondo. Burke, scrive il New York Times, è in grado di fare quello che fa “meglio, più velocemente, con più frequenza e da più partite rispetto a chiunque altro”. E aggiunge anche: “le sue GIF non sono solamente considerate di alta qualità: sembra anche avere un sesto senso per capire il momento esatto in cui far partire la registrazione.” Sarah Lyall del New York Times ha visto in diretta quando Burke si è accorto di un momento particolarmente brutale in una partita dell’Heineken Cup di rugby, tra i gallesi dell’Ospreys e gli irlandesi del Leinster:

ku-xlarge

Il suo “sesto senso”, comunque, sembra parecchio allenato. Il suo ufficio è una stanza – il Burke-puter – in cui Burke sta circa cento ore la settimana, guardando eventi sportivi su dieci monitor contemporaneamente e circondato da telefoni, computer, cavi e telecomandi. Ogni mattina riempie d’acqua tre grandi barattoli di vetro in modo da non dover lasciare la stanza per bere, poi comincia a fare un piano degli eventi da seguire in diretta durante la giornata.

Uno degli schermi serve per tenere costantemente d’occhio Twitter e le ultime notizie. Ciascun monitor può venire diviso a sua volta in otto e la sua strumentazione gli permette di registrare fino a 28 partite contemporaneamente. Come dice lui stesso, “il mio lavoro è sapere sempre che cosa sta succedendo in ogni partita”.

In questo periodo dell’anno, Burke sta guardando molto football. Il 6 ottobre ha visto i New Orleans Saints contro i Chicago Bears; i Philadelphia Eagles contro i New York Giants; i New England Patriots contro i Cincinnati Bengals; i Baltimore Ravens contro i Miami Dolphins — una decina di partite N.F.L. in tutto — e anche due partite della Major League Baseball, quattro partite di calcio della Premier League e un eterogeneo assortimento di altri incontri, a partire dalle 10 di mattina e fino alle 2 di notte del giorno successivo.

Oltre a pubblicare le GIF su Deadspin, Burke è molto attivo su Twitter e sul suo sito personale, 30FPS. Le GIF animate hanno il vantaggio di essere facili da condividere sui social network, come se fossero immagini, mentre le società proprietarie dei diritti televisivi chiedono spesso la rimozione di video tratti dalle partite, finora hanno mantenuto un atteggiamento molto più permissivo nei confronti delle GIF. Sono l’ideale per “catturare momenti di imbarazzo e assurdità”, scrive il NYT.

Burke ha conosciuto sua moglie Lynn Hurtak sei anni fa, a una festa (si sono sposati a dicembre scorso). Allora Burke pesava venti chili in meno ed era un professore di teoria della comunicazione con un particolare interesse per i nuovi media. Ma allo stesso tempo, pubblicava screenshot e brevi videoclip su 4chan e su Twitter. Il primo a notarlo e ad assumerlo per il suo attuale lavoro fu il sito SportsGrid. Circa due anni fa è passato a Deadspin e il suo arrivo, dice il direttore Tommy Craggs, “ha cambiato completamente il sito”.

Nella prospettiva di Burke, il suo lavoro attuale non è così diverso da quando faceva il professore di teoria dei media: da un lato è diventato parte dei media stessi, ma allo stesso tempo mantiene uno sguardo da osservatore critico sui loro meccanismi. A proposito della GIF, Burke ha detto al New York Times: “È un oggetto d’arte. Prendi questo piccolo momento e lo fai esistere per sempre, perché è in costante riproduzione.” E sui motivi del suo successo: “C’è un motivo per cui la gente ama guardare queste cose – ha detto al New York Times – penso che il triviale sia umano, e stiamo catturando momenti in cui le persone sono umane. Ogni volta possiamo far sì che qualcuno si senta più intelligente – anche se è davanti a qualcun altro che sta facendo una stupidaggine – ed è qualcosa che fa presa sulla gente. Alle persone piace sentirsi intelligente.”

Immagine: Tim Burke a gennaio 2013.
(fonte)