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  • Lunedì 7 ottobre 2013

Le foto del più grande funerale della storia di Israele

Almeno 700mila persone hanno partecipato a Gerusalemme al funerale del controverso rabbino Ovadia Yosef, morto oggi a 93 anni

JERUSALEM, ISRAEL - OCTOBER 07: (ISRAEL OUT) Jewish mourners observe the funeral of Rabbi Ovadia Yosef, the spiritual leader of Israel's Sephardic Jewish community and the ultra-Orthodox Shas party, on October 7, 2013 in Jerusalem, Israel. Hundreds of thousands took part in the funeral of Yosef, who died on Monday at the age of 93. (Photo by Uriel Sinai/Getty Images)
JERUSALEM, ISRAEL - OCTOBER 07: (ISRAEL OUT) Jewish mourners observe the funeral of Rabbi Ovadia Yosef, the spiritual leader of Israel's Sephardic Jewish community and the ultra-Orthodox Shas party, on October 7, 2013 in Jerusalem, Israel. Hundreds of thousands took part in the funeral of Yosef, who died on Monday at the age of 93. (Photo by Uriel Sinai/Getty Images)

Lunedì almeno 700mila persone hanno partecipato a Gerusalemme al funerale del rabbino Ovadia Yosef, popolare e influente religioso di Israele, morto lunedì mattina a 93 anni. Yosef era a capo della comunità ebraica sefardita ed era stato definito dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu «tra i più grandi rabbini della nostra generazione». La sua morte ha suscitato una grande reazione commossa soprattutto da parte della comunità ultraortodossa israeliana: il portavoce della polizia, Micky Rosenfeldm ha scritto su Twitter che il funerale di Yosef è stato «il più grande funerale di sempre in Israele».

La municipalità di Gerusalemme ha spiegato di avere dispiegato molti agenti di sicurezza – guardie di confine, vigili urbani, agenti di polizia – per controllare l’enorme folla che si è radunata al funerale di Yosef. Alle celebrazioni, che sono iniziate alle 18 ora locale, hanno partecipato moltissime figure pubbliche di Israele, tra cui importanti politici e diplomatici. Circa 300 persone, hanno detto le autorità, hanno avuto bisogno di cure mediche per cause diverse.

Yosef era nato a Baghdad, la capitale dell’Iraq, il 23 settembre 1920. Fu un importante studioso della Torah, il testo sacro ebraico, e arbitro della Halacha, la legge ebraica. Negli ultimi tre anni ha avuto un ruolo importante anche nella politica nazionale: era guida spirituale del partito ortodosso sefardita Shas, attualmente all’opposizione ma ago della bilancia in diversi governi di coalizione del passato.

Yosef era noto anche per i suoi commenti controversi su una serie di categorie di persone, tra cui gli arabi, gli ebrei laici, i liberali, le donne e i gay. Una volta, scrive BBC, paragonò i palestinesi ai serpenti, e nel 2010 invitò il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas a “sparire dal nostro mondo”. Spinse però anche i politici israeliani a partecipare al processo di pace tra Israele e Palestina, e lui stesso fece dei passi significativi in questo senso – come quando nel 1993 si astenne alla Knesset (il parlamento israeliano) durante la votazione sul primo accordo di pace di Oslo, permettendone l’approvazione.