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  • Mercoledì 28 agosto 2013

L’attacco al sito del New York Times

È durato parecchie ore, lo ha rivendicato un ormai noto gruppo di hacker siriani

Nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 agosto, martedì pomeriggio negli Stati Uniti, il sito del New York Times è stato inaccessibile per molte ore a causa di un attacco informatico.

Secondo quanto ha ricostruito lo stesso quotidiano, l’attacco è cominciato martedì 27 poco dopo le 3 del pomeriggio ora di New York (le 21 in Italia) ed è durato diverse ore. Il responsabile del settore informatico della New York Times Company Marc Frons ha riconosciuto la situazione con un comunicato a tutti i dipendent in cui ha invitato anche a “fare attenzione” nell’invio di e-mail per tutta la durata del problema.

Frons ha detto che il responsabile dell’attacco è molto probabilmente il cosiddetto Syrian Electronic Army “o qualcuno che provava molto seriamente a farsi passare per loro”: il SEA è un gruppo di hacker che sostiene il presidente siriano Bashar al-Assad e ha lo scopo dichiarato di dare una diversa copertura mediatica a quanto avviene in Siria, più favorevole ad Assad rispetto a quella data prevalentemente dai media occidentali.

Il SEA ha rivendicato l’attacco di ieri con una serie di messaggi sul suo account di Twitter e ha detto di essere autore anche degli attacchi contemporanei a Twitter e allo Huffington Post: questi ultimi però sono durati solo pochi minuti e non hanno interessato tutti gli utenti.

Il SEA, che dice di essere completamente autonomo rispetto al governo di Assad, è comparso per la prima volta a maggio 2011 e nelle ultime settimane ha compiuto attacchi informatici verso altri grandi siti di informazione americani: il 15 agosto ha attaccato il sito del Washington Post e ha provato a fare lo stesso con quello di CNN. Il giorno precedente il sito del NYT era stato inaccessibile per molte ore, ma in quel caso la società parlò di problemi tecnici e disse che non c’erano prove di un coinvolgimento di hacker.

L’attacco di ieri è stato diretto al registrar del dominio nytimes.com, cioè la società esterna che si occupa della gestione del dominio internet per conto del quotidiano. Il registrar del NYT è la grande società australiana Melbourne IT.