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  • Lunedì 5 agosto 2013

C’erano delle correnti nella piscina dei Mondiali?

Ne parlano i giornali francesi: il sistema di pompe per la pulizia della vasca avrebbe influenzato le gare

China's Sun Yang (top) and Canada's Ryan Cochrane compete in the final of the men's 1500-metre freestyle swimming event in the FINA World Championships at Palau Sant Jordi in Barcelona on August 4, 2013. Sun won gold and Cochrane silver. AFP PHOTO / PIERRE-PHILIPPE MARCOU (Photo credit should read PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images)
China's Sun Yang (top) and Canada's Ryan Cochrane compete in the final of the men's 1500-metre freestyle swimming event in the FINA World Championships at Palau Sant Jordi in Barcelona on August 4, 2013. Sun won gold and Cochrane silver. AFP PHOTO / PIERRE-PHILIPPE MARCOU (Photo credit should read PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images)

Domenica 4 agosto, ultima giornata dei Mondiali di nuoto di Barcellona, il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato un articolo in cui sostiene che il sistema di pompe per il filtraggio e la pulizia della principale piscina dove si sono disputate le gare ha creato delle correnti che avrebbero influenzato alcuni atleti secondo le corsie in cui si trovavano e, soprattutto, su particolari distanze. La notizia finora è circolata solamente sui giornali francesi.

Le Monde racconta che domenica, tra la fine della conferenza stampa dei tecnici e dirigenti della squadra francese e l’inizio di quella della Federazione internazionale di nuoto (FINA), Lionel Horter, direttore tecnico della nazionale francese, Romain Barnier, capo allenatore, e Roxana Maracineanu, ex nuotatrice e inviata di France Télévision, si sono fermati a parlare con Cornel Marculescu, direttore esecutivo della FINA. Il quotidiano riporta parte della conversazione: «Tutto quello che chiediamo è di fermare le pompe durante la finale di questo pomeriggio», avrebbe detto il tecnico francese. «Io non sono convinto. Staremo a vedere», avrebbe risposto di Cornel Marculescu.

Intervistato da Le Monde, il presidente della Federazione francese ha spiegato il motivo della conversazione: «Romain Barnier e Lionel Horter hanno accertato che in alcune gare i nuotatori delle corsie 1, 2 e 3 erano più veloci in una direzione e quelli delle corsie 6, 7, e 8 in quella opposta. Questo a causa di un vortice creato nella vasca dal sistema di pompe». Un disegno chiarisce il meccanismo:

Le Monde

Le frecce orizzontali indicano la direzione in cui i nuotatori sarebbero stati favoriti e le frecce circolari indicano il senso del flusso vorticoso all’interno della piscina. Le pompe sono collocate all’interno delle pareti della vasca, a due metri di profondità, su tutta la lunghezza dei due lati maggiori della piscina (sopra la corsia 1 e sotto la 8). E sono quattordici per ogni lato. Il flusso di corrente sarebbe stato «visibile a occhio nudo ieri (sabato), ma non oggi (domenica)», secondo un componente della squadra francese. E un’altra fonte vicina alla nazionale francese ha spiegato come anche altre squadre abbiano rilevato la possibile influenza del sistema su nuotatori e nuotatrici in alcune corsie.

Secondo Le Monde, le verifiche fatte sui tempi parziali medi e i risultati di alcune gare confermerebbero questo dubbio. Nelle finali degli 800 e 1500 metri, sia maschili che femminili, è risultato in modo quasi sistematico che gli atleti collocati in corsia 1, 2 e 3 avessero nuotato più veloci di qualche decimo da destra a sinistra. Al contrario i nuotatori sulle corsie 6, 7 e 8 sono risultati più veloci quando nuotavano da sinistra a destra. Per esempio, durante la finale dei 1500 metri donne, l’americana Chloe Sutton sulla corsia numero 1 ha nuotato da destra a sinistra con una media di 32 secondi e 93 mentre al ritorno, da sinistra a destra, in 32 secondi e 544. Nella stessa gara la cinese Danlu Xu, in corsia 8, ha ottenuto un tempo medio di 32 e 252 in andata e di 31 e 777 al ritorno. Quindi Chloe Sutton ha nuotato mezzo secondo più veloce da destra a sinistra, e Danlu Xu mezzo secondo più veloce da sinistra a destra. Lo stesso schema si è verificato sugli 800 donne, gli 800 uomini e i 1500 uomini.

Intervistato da Le Monde, Cornel Marculescu ha detto: «Avete messo sul tavolo un problema enorme sulla base di speculazioni intorno ai numeri». Trevor Tiffany, responsabile di Myrtha Pools, l’azienda che ha fornito e gestito la manutenzione della piscina dei mondiali, ha dichiarato: «Non sappiamo cosa sia, non avevamo mai avuto a che fare con questo fenomeno prima. Abbiamo fatto dei test prima e durante il Mondiale e non vi è alcuna prova che ci siano delle correnti nella vasca, a parte queste queste cifre. In uno dei test che abbiamo condotto, una bottiglia gettata nella piscina è anche andata nella direzione opposta rispetto quella che si può immaginare in base ai dati cronometrici. Questo non ha senso, è un mistero. Sui 50 metri è difficile contestare il fatto che ci può essere stato un impatto. I 50 metri sono il problema principale».

I 50 metri si nuotano infatti in una sola direzione, da sinistra a destra e il sistema di pompe potrebbe aver avuto un impatto reale, dal momento che alcuni atleti hanno nuotato per tutta la lunghezza della gara contro corrente: nelle otto finali dei 50 metri disputate a Barcellona il nuotatore e la nuotatrice sulla corsia numero 8 sono saliti quattro volte sul podio (2 medaglie d’argento, 2 di bronzo) mentre gli atleti sulla corsia numero 1 si sono classificati per sei volte ultimi e due volte penultimi. Il podio dei 50 metri uomini stile libero ha avuto per esempio un risultato particolarmente inaspettato. Il nuotatore statunitense Nathan Adrian (in corsia numero 3, considerato tra i favoriti) è arrivato quarto con 9 centesimi di distacco da George Bovell, che era partito in corsia 8 e ha ottenuto una sorprendente medaglia di bronzo, con 13 centesimi da Vladimir Morozov (medaglia d’argento, corsia 7) e con 28 dall’oro César Cielo in corsia 6.