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  • Mercoledì 31 luglio 2013

La protesta dei fotografi contro il Chicago Sun-Times

Due mesi fa furono licenziati dal loro giornale, che da allora fa scattare le foto a giornalisti e freelance

CHICAGO, IL - JULY 30: Current and former Chicago Sun-Times newspaper employees and their supporters stage a photo exhibit of images taken by the newspaper's former photography staff outside the Chicago Sun-Times' offices on July 30, 2013 in Chicago, Illinois. The pop-up protest, organzied by the Chicago Newspaper Guild, was held to mark the two-month anniversary since the newspaper fired its photography staff. (Photo by Scott Olson/Getty Images)
CHICAGO, IL - JULY 30: Current and former Chicago Sun-Times newspaper employees and their supporters stage a photo exhibit of images taken by the newspaper's former photography staff outside the Chicago Sun-Times' offices on July 30, 2013 in Chicago, Illinois. The pop-up protest, organzied by the Chicago Newspaper Guild, was held to mark the two-month anniversary since the newspaper fired its photography staff. (Photo by Scott Olson/Getty Images)

Sono passati due mesi da quando il Chicago Sun-Times – il secondo quotidiano più importante di Chicago, in Illinois, dopo il Chicago Tribunelicenziò tutti i suoi 28 fotografi e photo editor, incaricando di scattare le foto i giornalisti della redazione e fotografi freelance. Martedì alcuni fotografi e loro sostenitori hanno partecipato a una protesta fuori dalla sede del giornale, mostrando 20 immagini pubblicate in passato dal Chicago Sun-Times e scattate da professionisti. Alcuni reggevano una loro fotografia, come Scott Stewart con l’immagine che gli valse l’assunzione al giornale 25 anni fa.

La manifestazione è stata organizzata dal sindacato dei giornalisti di Chicago, che nel frattempo sta cercando di negoziare con l’azienda un nuovo contratto per i fotografi nella speranza che vengano nuovamente assunti. Alcuni giornalisti del quotidiani si sono aggiunti alla protesta, spiegando che in questi due mesi la qualità delle immagini pubblicate è diminuita. «Le nostre foto non sono paragonabili», ha detto per esempio la giornalista Maureen O’Donnell. «I fotografi sanno dare un’anima, una vita e una vibrazione alle loro foto».