IdV, finita l’era Di Pietro: Ignazio Messina eletto nuovo segretario

Roma, 30 giu. (LaPresse) – Ignazio Messina è il nuovo segretario dell’Italia dei valori: ha ottenuto al congresso del partito il 63% dei voti contro il 30% di Niccolò Rinaldi, il favorito della vigilia. “Dobbiamo essere una grande squadra non un’elite, dobbiamo ripartire dalla nostra storia, da Sansepolcro, quando eravamo il partito della legalità”, ha annunciato Messina. Rivolgendosi agli iscritti ha scherzato: “Vi rovinerò le vacanze perché ho intenzione di scendere sui territori per ripartire dalla base. Noi vogliamo un paese diverso non con Berlusconi al governo e con il centrosinistra che glielo permette”.

 

Commosso Antonio Di Pietro, che cede il timone del partito (anche il suo nome è stato rimosso dal simbolo): “In questi giorni – ha detto – ho detto che qualche errore l’ho fatto ma sono orgoglioso di quello che ho fatto: non sbaglia mai chi non lavora mai”. “Al di là dell’aspetto tecnico – ha aggiunto – mi sento di poter dire che questo è stato un congresso vero: qui non c’è niente di precostituito”. “Mai come in questo momento – ha sottolineato – c’è bisogno di un Idv della prima ora, quella della speranza, quella che sta nelle piazze”.

 

“I poteri forti, la casta e le lobby – ha detto il responsabile Welfare, Maurizio Zipponi, intervenendo al congresso – ce l’hanno fatta pagare perché non abbiamo voluto chinare la testa e non ci siamo voluti piegare ai grandi interessi delle banche e ci siamo sempre schierati in difesa dei lavoratori e delle classi sociali più deboli”. “Abbiamo portato avanti una ferma opposizione al governo Berlusconi prima e a quello Monti poi e i fatti ci hanno dato ragione – ha spiegato Zipponi -. Infatti, purtroppo, il sistema economico italiano si sta sgretolando. E anche il governo Letta continua a non prendere provvedimenti mirati per la crescita economica”.

 

Con il nuovo vertice “l’Italia dei valori – ha sintetizzato Di Pietro – è pronta a ripartire. Vogliamo proporre ai cittadini un partito che possa essere una vera alternativa alle politiche dei governi Berlusconi prima e Monti poi che hanno portato il nostro paese sull’orlo del baratro”.

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