Solstizio d’estate

Da qualche ora è iniziata la stagione estiva, c'entrano il Sole che si muove anche se sta fermo e la durata del giorno e della notte

Il solstizio d’estate cade oggi, venerdì 21 giugno, e segna l’inizio del periodo estivo nel nostro emisfero, quello settentrionale. Per ricordare e festeggiare il momento del passaggio alla nuova stagione, Google ha dedicato il proprio doodle al solstizio d’estate: al posto del suo classico logo, c’è una piccola animazione con cinque omini a mollo, che tra cuffie da bagno, palla e boccaglio ricordano la forma di alcune delle lettere della parola “Google”.

Estate e inverno iniziano nel giorno del solstizio, nel quale le ore di luce sono al loro massimo o al loro minimo. L’equinozio, invece, determina l’inizio dell’autunno e della primavera, e in questo caso il giorno e la notte hanno la stessa durata (poi non è precisamente così per una serie di variabili). Equinozi e solstizi sono tra gli eventi astronomici più semplici da notare sulla Terra, e probabilmente anche per questo motivo sono entrati nella tradizione di moltissime culture, dove sono utilizzati per determinare, un poco a spanne, il cambiamento delle stagioni.

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Per farsi un’idea di come funzionano il solstizio d’estate, quello invernale e i due equinozi, bisogna partire da qualche semplice concetto di astronomia. Il Sole sta fermo (a fare i precisini, alla lunga si muove anche lui), mentre la Terra gli gira intorno e intanto ruota anche su se stessa. Questa condizione fa sì che ognuno di noi, che sta sulla Terra, veda il Sole alzarsi all’orizzonte al mattino (alba), attraversare la porzione di cielo visibile sopra la propria testa fino a toccare nuovamente la linea dell’orizzonte verso sera (tramonto). Lo spostamento del Sole, che in realtà è determinato da come si muove la Terra, viene definito moto apparente.

Il solstizio d’estate, come quello invernale e gli equinozi, sono determinati dalla posizione della Terra nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole. L’equinozio corrisponde al momento in cui il piano dell’equatore celeste (cioè la proiezione dell’equatore sulla sfera celeste) e quello dell’eclittica (il percorso apparente del sole nel cielo) si intersecano. Durante il solstizio, piano dell’equatore celeste ed eclittica sono al loro massimo della distanza, e il Sole a mezzogiorno è alla massima o minima altezza rispetto all’orizzonte.

Solstizi ed equinozi avvengono in un momento preciso, che è quello in cui inizia la stagione successiva. Non è quindi propriamente un giorno, ma un istante di una determinata giornata. E questo momento varia di anno in anno, oscillando nell’arco di un paio di giorni a causa della diversa durata dell’anno solare rispetto a quello del calendario (per questo ogni quattro anni il nostro calendario aggiunge un anno bisestile: per recuperare la differenza).

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In Italia il solstizio d’estate si verifica o il 20 o il 21 giugno. Quest’anno è successo venerdì 21 giugno alle 7:04 del mattino. Quindi buona estate astronomica. Per gli auguri di inizio estate meteorologica siamo invece in ritardo: è già iniziata da qualche settimana, nelle zone temperate, perché il suo inizio non è calcolato sulla base dei dati astronomici, ma sulle variazioni del clima e dell’ambiente in determinati luoghi.