Veltroni sui videopoker

In un’intervista con Aldo Cazzullo pubblicata sul Corriere di oggi, Walter Veltroni ha parlato anche del tema del gioco d’azzardo e in particolare dei videopoker, di cui si è tornati a discutere dopo la sparatoria davanti a Palazzo Chigi del 28 aprile.

Anche lei si mette a fare dietrologie?
«Non dobbiamo essere dietrologi, ma neppure sprovveduti. Quante vicende avevano all’inizio un segno che la storia ha dimostrato fallace? Non fu Valpreda a mettere la bomba in Piazza Fontana, Bertoli (che uccise 4 persone con una bomba a mano lanciata nel maggio ’73 nel cortile della Questura di Milano; ndr) non era un anarchico, Pasolini non fu ucciso solo da Pelosi, l’aereo di Ustica non ebbe un cedimento strutturale. E non è stato Scarantino a uccidere Borsellino: reo confesso; 17 anni di carcere; non era lui. Cos’è successo a Preiti, quand’è finito nel giro dei videopoker? Tra l’altro, cosa aspettiamo a vietarli? L’ho detto alla Cancellieri, quando era al Viminale: basta un decreto. Perché non si fa?»

Per il gettito?
«Ma se va quasi tutto alla mafia, mica allo Stato! E poi: perché un “bravo ragazzo” compra una pistola? Perché dice di averlo fatto quattro anni fa? È uno strano attentato, che ha colpito due servitori dello Stato e sconvolto il Paese».