Le sigarette elettroniche saranno vietate ai minori di 18 anni

Lo ha stabilito il ministro della Salute, il divieto entrerà in vigore il 23 aprile

A person smokes an electronic cigarette on March 05, 2013 in Paris. AFP PHOTO / KENZO TRIBOUILLARD (Photo credit should read KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
A person smokes an electronic cigarette on March 05, 2013 in Paris. AFP PHOTO / KENZO TRIBOUILLARD (Photo credit should read KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)

Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha firmato il 2 aprile 2013 un’ordinanza che proibisce la vendita di sigarette elettroniche con presenza di nicotina ai minori di 18 anni. Il divieto, fino a oggi, riguardava invece i minori di 16 anni, in base a quanto stabilito in un’altra ordinanza firmata nel settembre 2012, che rimarrà comunque in vigore fino al 23 aprile 2013. Dopo quella data, e fino al 31 ottobre 2013, entrerà in vigore il nuovo limite. Le sanzioni previste: da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 euro per la prima violazione, mentre dalla seconda da 500 a 2.000 euro e la sospensione, per tre mesi, della licenza all’esercizio dell’attività.

Il ministro della Salute ha deciso di firmare la nuova ordinanza anche per adeguare le norme e i divieti sulle sigarette elettroniche a quelle entrate in vigore il primo gennaio 2013, contenute nel cosiddetto decreto sanità, che hanno elevato il divieto di vendita dei prodotti del tabacco ai minori di 18 anni. Prima di firmare la nuova ordinanza, il ministro Balduzzi aveva chiesto un parere all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per valutare il rischio sulla salute dei minori, in base agli ultimi aggiornamenti scientifici disponibili: lo studio, presentato il 20 dicembre 2012, ha dimostrato che, anche per i prodotti a bassa concentrazione di nicotina, come alcune sigarette elettroniche, il limite determinato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) viene superato.

Con un’ ordinanza firmata oggi 2 aprile 2013 il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, ha innalzato il divieto di vendita delle sigarette elettroniche con presenza di nicotina da 16 a 18 anni. Viene così modificata l’ordinanza dello scorso settembre, che è in vigore fino al 23 aprile 2013. Dopo quella data e fino al 31 ottobre 2013 il divieto di vendita vale per i minori di anni 18. La nuova ordinanza si è resa necessaria in coerenza con la norma del “Decreto Balduzzi”, che dal 1 gennaio 2013 eleva a 18 anni il limite di età per la vendita dei prodotti del tabacco. Le sanzioni per l’inosservanza dell’ordinanza sono le stesse previste dal “Decreto Balduzzi” per la vendita di prodotti del tabacco a minori di anni 18.

Il Ministro Balduzzi aveva chiesto all’Istituto Superiore di Sanità un parere in merito alla valutazione del rischio connesso all’utilizzo delle sigarette elettroniche, in particolare sui minori, sulla base degli ultimi aggiornamenti scientifici. L’Istituto superiore di sanità ha fornito le proprie valutazioni il 20 dicembre 2012, proponendo una metodologia per la valutazione della pericolosità che prevede l’applicazione di un modello che misura l’assorbimento di nicotina dalle diverse cartucce disponibili, considerando il ricorso alla sigaretta elettronica da parte di “fumatori” a moderata, media e forte intensità di utilizzo.

Lo studio condotto dall’Istituto superiore di sanità ha evidenziato come, anche per i prodotti a bassa concentrazione, la dose quotidiana accettabile di nicotina – come determinata dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – è superata anche solo con un uso moderato delle sigarette elettroniche. Tale evidenza è ancora più significativa negli adolescenti. Quindi non si possono escludere effetti dannosi per la salute. Il Ministro Balduzzi ha chiesto in seguito un ulteriore parere al Consiglio Superiore di sanità.

In particolare, il Consiglio superiore di sanità dovrà valutare lo studio condotto dall’Istituto superiore di sanità in merito alla pericolosità delle sigarette elettroniche nonché stabilire se le sigarette elettroniche, e le ricariche contenenti nicotina o altre sostanze, possano ricadere nella definizione di “medicinale per funzione”, pur in assenza di un’esplicita destinazione d’uso in tal senso da parte del responsabile dell’immissione in commercio. Il CSS ha iniziato l’esame della questione in 19 marzo scorso.

Foto: KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images