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  • Venerdì 15 marzo 2013

Il pane azzimo a Gerusalemme

Foto di ebrei ortodossi che raccolgono l'acqua di un ruscello e la impastano con la farina per la Pesach, la Pasqua ebraica

JERUSALEM, ISRAEL - MARCH 14: (ISRAEL OUT) Ultra-Orthodox Jews prepare the Matzoth or unleavened bread on March 14, 2013 in Jerusalem, Israel. Religious Jews throughout the world eat matzoth during the eight-day Passover, or Pesach, holiday, The Jewish holiday commemorates the Israelis' exodus from Egypt some 3,500 years ago and their ancestors' plight by refraining from eating leavened food. Passover begins March 25 and ends on the evening of April 02. (Photo by Uriel Sinai/Getty Images)
JERUSALEM, ISRAEL - MARCH 14: (ISRAEL OUT) Ultra-Orthodox Jews prepare the Matzoth or unleavened bread on March 14, 2013 in Jerusalem, Israel. Religious Jews throughout the world eat matzoth during the eight-day Passover, or Pesach, holiday, The Jewish holiday commemorates the Israelis' exodus from Egypt some 3,500 years ago and their ancestors' plight by refraining from eating leavened food. Passover begins March 25 and ends on the evening of April 02. (Photo by Uriel Sinai/Getty Images)

Il fotografo di Getty Images Uriel Sinai ha realizzato un servizio sul Maim Shelanu, la cerimonia della cottura del matzoth, il pane azzimo che viene consumato dagli ebrei durante gli otto giorni della Pesach, la pasqua ebraica. Le foto ritraggono un gruppo di ebrei ultraortodossi che raccoglie l’acqua da un ruscello a Gerusalemme, che verrà poi utilizzata per impastare la farina: può essere solo di cinque cereali (frumento, orzo, avena, segale e spelta), non deve essere assolutamente lasciata lievitare e dev’essere poi cotta in forno per una ventina di minuti.

La Pesach ricorda l’Esodo, ovvero la fuga e la liberazione degli ebrei dalla schiavitù egiziana sotto la guida di Mosé. Quest’anno cade dal 25 marzo al 2 aprile, e in questo periodo è proibito mangiare cibi lievitati. La prima sera della Pesach viene festeggiata con il seder, una cena con famigliari e amici in cui si leggono e cantano testi sacri e si serve il Piatto del seder, che prevede erbe amare, capretto, uova sode e una marmellata fatta di mele, datteri, mandorle, prugne e noci: ogni cibo ha un valore simbolico e richiama un fatto accaduto durante l’Esodo.