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  • Giovedì 31 gennaio 2013

Le indagini sui rimborsi in Lombardia

Cose da sapere sull'inchiesta sui consiglieri di centrosinistra: di quanti soldi si parla, per cosa sono stati spesi, chi è che si è fatto rimborsare la Nutella

© Gian Mattia D'Alberto / LaPresse
20-03-2012 Milano
cronaca
assemblea del consiglio della Regione Lombardia
nella foto: Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni

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20-03-2012 Milano
council of Regione Lombardia
in the photo: Davide Boni, president
© Gian Mattia D'Alberto / LaPresse 20-03-2012 Milano cronaca assemblea del consiglio della Regione Lombardia nella foto: Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni © Gian Mattia D'Alberto / LaPresse 20-03-2012 Milano council of Regione Lombardia in the photo: Davide Boni, president

Giuseppe Guastella sul Corriere della Sera fa il punto della situazione sulla nuova indagine della procura di Milano sui rimborsi dei consiglieri regionali in Lombardia. Ieri 29 ex e attuali consiglieri regionali di opposizione hanno ricevuto degli avvisi di garanzia e la procura sta indagando per peculato. L’articolo di Guastella mette ordine concretamente nelle cifre di cui si parla, spiegando a quali consiglieri si fa riferimento e di che spese si tratta. Pippo Civati, che ha ricevuto l’avviso di garanzia e di cui si parla nell’articolo, ha spiegato così sul suo blog le spese che lo riguardano.

Un barattolo di Nutella, bottiglie di vino, un Crodino, il biglietto del tram, un mini ombrello, le spese delle bollette di luce e telefono e l’affitto di un box. Anche i consiglieri della minoranza della Regione Lombardia hanno ceduto alla tentazione di utilizzare i rimborsi destinati all’espletamento del mandato politico per spese che con la politica non c’entrano affatto. Dopo i 62 dell’opposizione, ora sul registro degli indagati della Procura di Milano finiscono con l’ipotesi d’accusa di peculato 29 ex ed attuali consiglieri della minoranza — capigruppo compresi — 15 del Pd, quattro dell’Udc e uno ciascuno di Sel, Pensionati e Idv.

Se si paragonano ai rimborsi spese di Pdl e Lega, che tra il 2008 e il 2012 hanno raggiunto i due milioni, i 537mila euro della minoranza sono poca cosa, tenendo presente che i soli tre gruppi di Sel, Udc e Idv hanno ricevuto in tutto 364mila euro. La spiegazione è nell’organizzazione del Pd dove la gran parte delle spese vengono sostenute dal gruppo, nelle cui casse solo nel 2012 sono entrati 428.216 euro. Ma la contabilità dei gruppi sarà la prossima puntata dell’inchiesta dei pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Antonio D’Alessio, che non hanno ancora approfondito le indagini.

Il consigliere Pd Francesco Prina ha ottenuto il rimborso di una ventina di bollette per utenze del telefono e della luce allacciate allo stesso indirizzo dove risulta risiedere a Corbetta (Milano), almeno secondo l’elenco telefonico. I pranzi, il taxi, la benzina, gli alberghi e il telefono sono la passione dei consiglieri. Giuseppe Civati del Pd, ora candidato alla Camera, ha ricevuto appena 3.145,99 euro, la maggior parte dei quali se ne sono andati in taxi, qualche biglietto aereo o ferroviario e un migliaio per acquistare 1.660 francobolli. Come altri 21 indagati, è stato invitato a comparire in Procura per essere interrogato la prossima settimana. Alessandro Alfieri (Pd), invece, dovrà spiegare, magari ci riuscirà pure, perché il 19 dicembre 2010 ha speso 1.600 euro per un pranzo con 80 coperti nel ristorante Orchidea di Varese e altri 400 il 15 luglio 2011 per un «menu fisso» al «Montorfano».

(continua a leggere sulla rassegna stampa della Camera)

foto: Gian Mattia D’Alberto / LaPresse