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  • Martedì 29 gennaio 2013

Le foto del Queensland sott’acqua

La situazione nello stato dell'Australia continua a essere molto difficile: migliaia di sfollati e 4 persone morte a causa delle forti piogge

A causa delle piogge molto intense degli ultimi giorni, la situazione nel Queensland meridionale e nella parte settentrionale del New South Wales in Australia continua a essere critica. Il brutto tempo ha causato grandi allagamenti e portato allo straripamento di diversi fiumi e corsi d’acqua, costringendo migliaia di persone a lasciare le loro case. Le piogge sono state portate dal ciclone tropicale Oswald, che ora ha esaurito parte della propria potenza e si sta dirigendo verso il mare, al largo della costa in direzione di Sydney.

A Bundaberg, una delle città maggiormente interessate dalle alluvioni del Queensland, hanno ceduto gli argini del fiume Burnett. Di conseguenza interi quartieri della città sono stati allagati e si stima che almeno duemila abitazioni siano sott’acqua. I soccorritori hanno lavorato senza sosta, soprattutto con gli elicotteri, per portare in salvo le persone rimaste bloccate nelle loro case. Ieri le autorità locali avevano disposto l’evacuazione obbligatoria di parte della città. Il Burnett ha raggiunto i 9,48 metri di altezza e potrebbe superare i 9,6 nelle prossime ore, hanno spiegato i meteorologi. La zona è stagionalmente esposta alle alluvioni, ma negli ultimi anni la loro intensità è stata senza precedenti. Il picco previsto per il Burnett supera di almeno un metro e mezzo quello record registrato nel dicembre del 2010.

Le autorità locali nella zona di Bundaberg e in altre aree del Queensland meridionale hanno nuovamente invitato la popolazione a lasciare le loro case, cercando riparo e rifugio nei punti più rilevati dove difficilmente arriveranno le acque portate dalle alluvioni. Almeno 7.500 persone hanno lasciato le loro abitazioni a Bundaberg e si stima che siano più di 1.500 gli abitanti ospitati nei centri di accoglienza. Decine di elicotteri hanno recuperato un migliaio di persone negli ultimi giorni. Le autorità cercano di ridurre al minimo i rischi per la popolazione e di evitare che si verifichino nuovi incidenti mortali: dall’inizio dell’emergenza sono morte quattro persone.

A Brisbane, il capoluogo dello Stato del Queensland, e la terza città più popolosa dell’Australia, la situazione si è per ora rivelata meno grave del previsto. Parte del distretto finanziario è stata allagata perché si trova in una depressione, mentre non si segnalano particolari problemi per le aree residenziali della città.

Nel New South Wales, in cui è piovuto abbondantemente lunedì 28 gennaio a causa del passaggio di Oswald, le autorità hanno emanato ordini di evacuazione per circa 2.500 persone nella città di Grafton. Il timore anche in questo caso è che gli argini possano cedere, portando a nuovi grandi allagamenti nella zona. Il primo ministro Julia Gillard ha assicurato che l’Australia farà tutto il possibile per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e per aiutarli nella ricostruzione.