L’iscrizione online a scuola

Come funziona la nuova procedura, che sostituisce quella cartacea, e perché non serve avere fretta: c'è tempo fino al 28 febbraio

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
25-09-2012 Roma
Politica
Quirinale - inaugurazione anno scolastico 2012
Nella foto: Francesco Profumo, Universita' e ricerca
Photo Mauro Scrobogna /LaPresse
25-09-2012 Rome
Politics
Precidency of the Republic - opening of 2012 school year
In the picture: Francesco Profumo, minster of education
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 25-09-2012 Roma Politica Quirinale - inaugurazione anno scolastico 2012 Nella foto: Francesco Profumo, Universita' e ricerca Photo Mauro Scrobogna /LaPresse 25-09-2012 Rome Politics Precidency of the Republic - opening of 2012 school year In the picture: Francesco Profumo, minster of education

Da oggi è possibile fare la registrazione online per le iscrizioni alle classi prime della scuola primaria e della scuola secondaria (di primo e secondo grado), secondo quanto stabilito dalla legge n.135 del 2012 che ha abolito la procedura cartacea. Soltanto per la scuola dell’infanzia la procedura d’iscrizione è rimasta quella classica, cartacea, degli anni passati.

Come funziona la registrazione
Prima di tutto bisogna registrarsi sul sito www.iscrizioni.istruzione.it, procedura che prevede due passi: scegliere una password e inserire un indirizzo di posta elettronica. La registrazione può essere fatta dal padre, dalla madre, dal tutore o dall’affidatario dello studente. Una volta completata la procedura si riceve un messaggio di conferma all’indirizzo email indicato: la password potrà essere riutilizzata anche nei prossimi anni.

L’iscrizione
Prima di tutto bisogna scegliere la scuola in cui fare l’iscrizione online: ogni scuola viene identificata da un codice, chiamato “codice scuola”. Se non si conosce il codice della scuola che si è scelto per lo studente, si può fare una ricerca sul sito www.cercalatuascuola.istruzione.it o richiederlo direttamente alla scuola.

Il modello di domanda di iscrizione online
A questo punto appare il modello di domanda di iscrizione online, che è formato da due sezioni. Nella prima sezione vanno inseriti i dati anagrafici dello studente, della scuola scelta e le preferenze sull’orario scolastico (per la scuola primaria) o l’indirizzo di studio (per la scuola secondaria di secondo grado). Nella seconda sezione vanno invece selezionate le informazioni e le preferenze riguardo i servizi che offre la scuola scelta. Conclusa questa fase, il ministero invia in automatico all’indirizzo di posta elettronica del genitore la conferma di “acquisizione della domanda” e alla scuola il modulo di iscrizione.

I tempi per iscriversi
Ci si potrà iscrivere fino al 28 febbraio 2013. La data di presentazione della domanda di iscrizione “non rappresenta requisito di priorità nell’accoglimento della stessa da parte della scuola”, c’è scritto sul sito del ministero. Questo serve a evitare il sovraffollamento sul sito Internet, che in parte c’è già stato. Questa mattina le iscrizioni erano già 5mila, ha detto il ministro dell’Istruzione e della Ricerca Francesco Profumo. E ci sono stati dei rallentamenti sul sito, proprio a causa dell’eccessivo numero di accessi: «Non c’è alcuna ragione perché non si acquista alcuna priorità: questa corsa è difficile da comprendere» ha spiegato Giovanni Biondi, capo dipartimento del ministero.

Per chi non ha Internet
Secondo l’ISTAT le famiglie che potrebbero avere problemi a iscriversi online sono circa 300mila, su un milione e seicentomila famiglie coinvolte nella procedura. Sono le scuole stesse ad avere il compito di aiutare le famiglie senza connessione a Internet e i cittadini stranieri che hanno difficoltà a comprendere la lingua italiana a fare la procedura d’iscrizione. Alcuni comuni hanno messo a disposizione i propri uffici e le biblioteche comunali.

Le scuole paritarie
Le scuole paritarie non hanno l’obbligo di aderire alla procedura online. Quindi prima di fare la registrazione online bisogna chiedere alla scuola dove ci si vuole iscrivere se ha aderito al programma del ministero oppure se accetta la vecchia registrazione cartacea.

Foto: il ministro del MIUR Francesco Profumo (Mauro Scrobogna /LaPresse)