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  • Mercoledì 9 gennaio 2013

Incendi in Australia, le nuove foto

Le temperature si sono abbassate un po' ma ci sono ancora 130 incendi in corso, e nel fine settimana tornerà il caldo

In this photo provided by the New South Wales Rural Fire Service a wildfire near Deans Gap, Australia, crosses the Princes Highway Tuesday, Jan. 8, 2013. Firefighters are battling scores of wildfires in southeastern Australia as authorities evacuate national parks and warned that hot, dry and windy conditions were combining to raise the threat to its highest alert level. (AP Photo/NSW Rural Fire Service, James Morris)
In this photo provided by the New South Wales Rural Fire Service a wildfire near Deans Gap, Australia, crosses the Princes Highway Tuesday, Jan. 8, 2013. Firefighters are battling scores of wildfires in southeastern Australia as authorities evacuate national parks and warned that hot, dry and windy conditions were combining to raise the threat to its highest alert level. (AP Photo/NSW Rural Fire Service, James Morris)

L’abbassamento della temperatura ha portato un po’ di sollievo alle zone dell’Australia devastate da giorni dagli incendi, particolarmente numerosi e preoccupanti soprattutto nel New South Wales, lo stato più popoloso del paese, Tasmania e Victoria. Le temperature sono diminuite, in alcuni casi di oltre 10 gradi, nella notte di martedì e un clima più fresco è continuato nella giornata di mercoledì. Secondo i meteorologi però venerdì e sabato torneranno il caldo torrido e i forti venti, che potrebbero aggravare nuovamente la situazione, rafforzando gli incendi presenti e facendone scoppiare altri. I vigili del fuoco hanno messo in allerta anche lo stato del Queensland: è previsto un aumento delle temperature che in alcune zone potrebbe superare i 40 gradi.

Nonostante questo più di 130 incendi stanno ancora bruciando nel New South Wales, trenta dei quali non sono stati ancora contenuti. In particolare i vigili del fuoco stanno cercando di contenere un grosso incendio vicino Cooma, circa 100 chilometri a sud di Canberra. Martedì il governo aveva detto che gli effetti degli incendi in quattro zone nello stato erano potenzialmente “catastrofici”: se fossero scoppiati nuovi incendi sarebbero diventati in breve tempo incontrollabili, si sarebbero mossi molti rapidamente e avrebbero obbligato gli abitanti a lasciare le loro case. Si stima inoltre che gli incendi abbiano ucciso migliaia di animali.

Nello stato di Victoria i pompieri stanno cercando di contenere un incendio fuori controllo che ha già distrutto la storica fattoria vittoriana Carngham Station. Il raffreddamento delle temperature durante la notte è stato comunque di aiuto alle operazioni. Un grosso incendio incontrollato sta ancora bruciando in Tasmania, vicino a zone particolarmente devastate lo scorso fine settimana: più di 20 mila ettari di terreno e 120 case sono state distrutte e le squadre di soccorso stanno cercando tra le macerie eventuali persone scomparse. Al momento non sono state riportate persone morte a causa degli incendi, né in Tasmania né nel resto del paese.

Gli incendi sono scoppiati il 3 gennaio a causa del caldo molto intenso (le temperature sono sopra la media dallo scorso settembre), della siccità e dei forti venti che hanno favorito la crescita incontrollata e i rapidi spostamenti delle fiamme. Secondo dati analizzati mercoledì dall’ufficio meteorologico australiano, martedì è stato il giorno più caldo mai registrato nel paese, dopo che lo stesso record era stato toccato il giorno precedente. David Jones, direttore del servizio che si occupa delle previsioni meteorologiche ha detto che considerando lunedì e guardando «all’Australia nella sua interezza, è stato il giorno più caldo nei nostri registri dal 1911. Da una prospettiva nazionale si può dire che è il più grande evento legato al caldo nella storia documentata del paese». Nel frattempo resta il divieto di accendere fuochi in New South Wales, Canberra, Tasmania e Victoria mentre i parchi nazionali e le riserve di tutto il paese restano chiusi al pubblico.